“Ci vuole tanta pazienza, bisogna dare consigli e non voler vendere a tutti i costi. Se un prodotto non si abbina o sembra adattato, io non lo vendo. In quel caso il cliente si fida di te e torna anche un’altra volta. Questo lavoro mi ha tato tante soddisfazioni“
(DMN) Spoleto – bottoni, gomitoli e sigarette di filo, per quarantuno anni sono stati il suo regno. Da domani, Augusta Cimarelli, al secolo Agostina, ottantasette anni da compiere a maggio, andrà in pensione. Augusta ha rilevato nel 1977, il negozio di merceria della zia, aperto nel cuore di viale Marconi, ad inizio degli anni ’50. Per oltre quarant’anni lo ha gestito, tenuto in vita nonostante la crisi e l’età pensionabile raggiunta da tempo ma soprattutto ha mantenuto, fino ad oggi, la qualità dei negozi di un tempo, quelli dove potevi acquistare e ricevere consigli in un clima amicale. Da una quindicina di anni, il negozio di Augusta, si trova in via Laureti, a pochi passi dal ‘Palatenda’, trasferito nei primi anni 2000 per rendere possibile la costruzione della rotatoria di Viale Marconi lì dove un tempo, oltre ad Augusta che vendeva anche i giornali, c’era un distributore di benzina ed un rivenditore di bombole del gas per uso domestico.
Quale é il segreto per mantenere un’ attività commerciale aperta così a lungo? Augusta non ha dubbi. “Ci vuole tanta pazienza – ha detto con fermezza – bisogna dare consigli e non voler vendere a tutti i costi. Se un prodotto non si abbina o sembra adattato, io non lo vendo. In quel caso il cliente si fida di te e torna anche un’altra volta. Questo lavoro mi ha tato tante soddisfazioni”. Quando poi le chiediamo come é cambiato il suo lavoro in questi anni, Augusta mostra tutta la sua simpatia. “Adesso mi fanno arrabbiare con questi – ci dice sorridendo mentre indica uno smartphone – i clienti , spesso vengono facendomi vedere una foto sul cellulare ed io dovrei riconoscere un tipo di bottone o abbinarne un altro…“. Ad 87 anni Augusta era combattuta se andare in pensione o meno. La sua preoccupazione era quella di lasciare il negozio in buone mani per poter continuare a dare vita all’attività ereditata dalla zia e nonostante le tante richieste ha aspettato molto a dire sì. “Serena è brava, – ha detto – ho molta fiducia in lei, da domani il negozio sarà tutto suo…“. Quando le chiediamo cosa farà a partire dal primo marzo, risponde con fermezza “non lo so, vedremo“, anche se , in cuor suo, sa che domani sarà ancora lì per regalare la sua preziosa sapienza del mestiere a Serena.
Lascia un commento