Sisma 2016: riapertura al culto della chiesa di S. Sebastiano a Piedipaterno di Vallo di Nera

  • Letto 913
  • Messa dell’arcivescovo Renato Boccardo. La gioia della locale comunità

    Sabato 25 marzo 2023 alle ore 18.00 l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo presiederà la Messa per la riapertura al culto della chiesa di S. Sebastiano a Piedipaterno di Vallo di Nera, resa inagibile dai terremoti del 2016. Col Presule concelebreranno il parroco di Vallo di Nera don Sebastian Urumbil e don Francesco Medori, nato proprio a Piedipaterno e parroco di S. Giovanni Battista a Ferro di Cavallo di Perugia. E la data scelta per questo atteso evento non è casuale. La Chiesa, infatti, quel giorno ricorda la festa dell’Annunciazione del Signore, ossia quando a Nazareth l’angelo del Signore diede l’annuncio a Maria che avrebbe concepito il Figlio dell’Altissimo. E a Piedipaterno questa ricorrenza è molto sentita: da antica tradizione veniva celebrata presso la chiesa dell’Eremita, dove era conservata l’antichissima scultura lignea della Vergine con Bambino. Nel 1974, poi, la statua è stata trafugata e di conseguenza anche la festa ha perso d’ importanza. Dopo circa 25 anni è stata ritrovata a Milano presso la galleria d’arte Longari. Questa famiglia lombarda, che aveva acquistato regolarmente l’opera, venuta a sapere che era stata rubata in una chiesa, decise di restituirla alla comunità di Piedipaterno. È stata sistemata nella chiesa di S. Sebastiano che ora viene riaperta al culto e con l’occasione la locale comunità è tornata a celebrare con solennità l’Annunciazione.

    I terremoti del 2016 hanno reso la chiesa di Piedipaterno inagibile. Da allora, la popolazione si è molto adoperata per tornare a pregare nel luogo di culto intitolato a S. Sebastiano, fino alla costituzione, nel 2022, di un comitato denominato “Per il recupero della chiesa”.  «Il Signore – affermano i membri del Comitato – ha voluto esaudire la nostra supplica oltre ogni aspettativa e con meraviglia oggi, ad un anno di distanza, ci troviamo a vivere questo momento tanto atteso e sperato. Siamo molto grati all’arcivescovo mons. Renato Boccardo per avere accolto le nostre richieste e all’ufficio tecnico della Curia per aver attivato tutte le procedure necessarie al recupero».

    I lavori. La Sovrintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, in data 7 febbraio 2023, ha autorizzato senza prescrizioni gli interventi di manutenzione (elementi lignei, arredi, pianelle) a seguito degli eventi sismici del 2016 nella chiesa di S. Sebastiano a Piedipaterno di Vallo di Nera. I lavori di restauro sono stati eseguiti dalla ditta “Il Restauro s.a.s. di Pierangelo Fiacchi & C.”, sono stati finanzianti con fondi propri dell’Archidiocesi derivanti dall’assicurazione.

    La chiesa di S. Sebastiano a Piedipaterno di Vallo di Nera fu costruita nel luogo dove sorgeva l’antica chiesa di S. Costanzo, testimoniata nei documenti fon dal 1253 e soggetta all’Abbazia di S. Eutizio in Preci.  La facciata ha un portale sormontato da una finestra squadrata e sul lato destro, nel retro della chiesa, si eleva la torre campanaria fatta erigere nel 1845.  L’interno, a pianta rettangolare, è coperto a capriata. A sinistra dell’ingresso si trova un fonte battesimale di gusto tardorinascimentale del 1603, di forma cilindrica con sculture in pietra di lapicidi lombardi, ed è un riutilizzo del ciborio proveniente dalla chiesa dell’Eremita. Nella parete sinistra è stata sistemata la pregevole Madonna lignea del secolo XIII trafugata nel 1974, poi ritrovata e donata alla comunità dalla famiglia Longari, proviene anch’essa dalla chiesa dell’Eremita. Accanto all’acquasantiera una scala lignea porta alla cantoria, decorata sulla parte anteriore con due strumenti musicali. Alle pareti laterali sono poste alcune tele raffiguranti la Vergine e alcuni Santi. L’altare maggiore presenta una mostra lignea del sec. XVII con baldacchino coevo raffigurante l’Eterno Padre e quattro colonne tortili, angeli e la colomba dello Spirito Santo, mentre la tela con S. Sebastiano è un rifacimento del 1881: il santo martire si staglia su uno sfondo raffigurante probabilmente il panorama di Piedipaterno.

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    Commentiultimi pubblicati

    Patrizia 2025-03-12 13:44:27
    Guardi, Signor Lisci, noi fedeli, al PD vi aspettiamo, con mosse azzeccate, con un occhio alle persone, che non si.....
    Guerrino Fioretti 2025-03-11 19:30:10
    Riuscirà, codesto pseudo politico, a sprecare due parole per l ospedale? Perche prima delle elezioni regionali, e della sua elezione.....
    Aurelio Fabiani 2025-03-08 20:07:31
    Avete già fatto abbastanza danni per l' ospedale. Riposatevi.
    Gori Alessandra 2025-02-27 18:21:50
    Ma ai giardini di via visso il muretto intorno ai giochi vi sembra sicuro?
    Massimo 2025-02-06 12:20:24
    Come si fa a pubblicare un simile articolo sapendo non essere veritiero? Forse chi lo pubblica non è a conoscenza.....