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    Direttore d’Orchestra, ospite per ben 7 edizioni del Festival dei Due Mondi

    (DMN) Spoleto – se ne va un pezzo di storia del Festival dei Due Mondi. È di poco fa la notizia della prematura scomparsa , avvenuta all’età di 59 anni,  all’Ospedale Cristo Re, in Roma, del Maestro Alberto Maria Giuri, Direttore d’Orchestra, ospite per ben 7 edizioni del Festival (’90; ’91; ’92; ’96, al termine del quale viene insignito del prestigioso “Premio Pegasus”; ’98; ’99; ’00).

    Conosciuto dal grande pubblico anche con lo pseudonimo di Alma, il Maestro Giuri era da sempre legato alla  città di Spoleto ed al fondatore del Festival dei Due Mondi, Gian Carlo Menotti che più volte ha definito “Maestro e amico paterno”.

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    La sua ultima apparizione ufficiale in città è datata 16 settembre 2017, quando nella Chiesa di Sant’Eufemia diresse l’Ensemble “Gian Carlo Menotti”, fondato e costituito sotto la Direzione Artistica e Musicale dello stesso M° Giuri,  nel Concerto in memoriam Gian Carlo Menotti” a dieci anni dalla scomparsa del grande compositore. Il concerto si concluse con una composizione in prima esecuzione assoluta di Alberto Maria Giuri, composta per l’evento commemorativo: “Memoires pour Gian Carlo Menotti” (“Lacrimosa–Lux Aeterna”, 2016/2017), per Quartetto Vocale, sette Archi ed Arpa.

    Ogni anno, nel giorno dell’anniversario della scomparsa di Gian Carlo Menotti, il 1 febbraio, il Maestro Giuri, tornava a Spoleto per far celebrare una messa in suffragio in Cattedrale.

    La camera ardente é stata allestita  a Roma, all’Ospedale Cristo Re, in Via delle Calasanziane, 25. Le Esequie verranno celebrate sabato 6 ottobre, alle ore 9,30, nella Chiesa di San Leone Magno, in via boccea 60 a Roma.

     «Il maestro Alberto Maria Giuri è, non solo una rivelazione, ma la rivelazione del più compiuto talento direttoriale nel gruppo oggi al di sotto dei 40 anni. Dirige l’Eugenio a memoria. Per la conoscenza della prodigiosa partitura, pare averla in repertorio da sempre; per la freschezza onde concepisce, pare a ogni battuta inoltrarsi su di un terreno da scoprire; e palesa di averne a tal punto assimilato la tradizione interpretativa che lo prenderesti per russo»

    Paolo Isotta – Critico musicale, scrittore dopo un’esecuzione formidabile al Festival dei Due Mondi di Spoleto dell’Onieghin di Ciaikovski

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    Immagini dal profilo Facebook del Maestro

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    Commentiultimi pubblicati

    Carlo Alberto Bussoni 2024-07-23 16:38:22
    Sottoscrivo in pieno (e chi non lo farebbe?). E a proposito di "bitume mal posato, con possibilità di cadute per.....
    Carlo neri 2024-07-06 09:48:20
    La trave nel....l'occhio altrui è sempre una pagliuzza.
    Aurelio Fabiani 2024-07-04 18:04:00
    Chiunque incontri la Tesei e non rivendichi la riapertura immediata di tutti i reparti del San Matteo chiusi nel 2020,.....
    Carlo neri 2024-06-30 17:36:48
    Bocci senza lo sponsor Comune di Spoleto/PD farebbe la fame.
    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....