Succede a mons. Domenico Sorrentino
(DMN) Assisi – con una solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dall’Arcivescovo-Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, mons. Domenico Sorrentino, è stato avviato ufficialmente l’anno accademico 2018-2019 dell’Istituto Teologico (ITA) e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSRA) di Assisi. Col Presule della Città serafica hanno concelebrato: mons. Renato Boccardo arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra; padre Giulio Michelini, ofm, preside dell’Istituto Teologico; padre Mauro Gambetti, ofm Conv. custode del Sacro Convento; mons. Carlo Franzoni rettore del Seminario regionale “Pio XI”; sacerdoti docenti nei due Istituti e presbiteri-religiosi rappresentanti delle famiglie francescane dell’Umbria.
Al termine della celebrazione il Vescovo di Assisi ha preso la parola per annunciare che dopo 12 anni «lascio – ha detto – il ruolo di Moderatore dei due Istituti perché la mia attività nella Chiesa di S. Francesco, con l’avvio tra l’altro della seconda Visita Pastorale, è sempre più intensa da non riuscire ad assicurare un servizio costante e attento».
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Mons. Sorrentino ha comunicato ai presenti che la Conferenza episcopale umbra ha designato quale nuovo Moderatore l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo. «Vi lascio quindi in buone mani. Il fatto che sia direttamente il Presidente ad assumere il ruolo di Moderatore – ha concluso mons. Sorrentino – esprime la premura della Conferenza episcopale regionale verso questi due Istituti. Grazie per il tanto bene ricevuto in questi anni».
«Confermo l’apprezzamento e la fiducia dei Vescovi umbri e mia personale – ha detto l’arcivescovo Renato Boccardo – nei confronti dell’ITA e dell’ISSRA, due preziose istituzioni che aiutano i futuri sacerdoti, i consacrati e i fedeli laici a pensare la fede e ad acquisire la necessaria e corretta formazione per annunciare e testimoniare la gioia del Vangelo. Il mio pensiero riconoscente, a nome anche della Ceu, va a mons. Sorrentino per il lungo, paziente, sapiente e fruttuoso accompagnamento assicurato negli anni a questi due luoghi significativi del sapere teologico della nostra Regione Ecclesiastica»
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