Nel 2021 crescono gli stanziamenti per i Comuni della Zona Sociale n. 9. Bene l’incontro con Usl Umbria 2 e Cgil, Cisl e Uil
Presentazione e condivisione del Piano Regionale integrato per la non autosufficienza (PRINA) 2021. È stato questo il tema al centro dell’incontro in videoconferenza che, venerdì scorso, ha visto protagonisti i comuni di Spoleto, Castel Ritaldi, Campello sul Clitunno e Giano dell’Umbria, la USL Umbria 2 ed i rappresentanti delle sigle sindacali CGIL, CISL e UIL.
Un confronto utile soprattutto ad illustrare, come hanno spiegato il direttore del distretto sanitario di Spoleto Simonetta Antinarelli e la dirigente della direzione servizi alla persona del comune di Spoleto Dina Bugiantelli, l’aumento consistente di risorse finanziarie a disposizione quest’anno per il piano operativo del PRINA, grazie all’utilizzo delle risorse Covid e alla riconversione dei servizi offerti sulla base delle nuove esigenze legate alla pandemia.
Nonostante le attività ed i servizi del piano operativo del PRINA siano gli stessi dello scorso anno – si va dall’assistenza domiciliare disabili all’assistenza domiciliare anziani, dai centri diurni (minori, disabili e anziani non autosufficienti) al sostegno scolastico, fino ai trasporti disabili e alla salute mentale solo per citarne alcuni – si potrà fare affidamento su un’accresciuta programmazione finanziaria dei centri socio-riabilitativi presenti nella Zona Sociale n. 9, compreso “L’Isola che c’è” di Giano dell’Umbria, e sulla maggiore disponibilità di risorse prevista per l’integrazione scolastica degli alunni disabili, che passa dai € 65.000,00 del 2020 ai € 95.120,00 del 2021.
Più in generale le risorse stanziate dal Fondo sanitario sono passate da € 1.928.355,00 nel 2020 a € 2.098.485,00 del 2021, mentre il Fondo sociale della Zona sociale n. 9 è passato da uno stanziamento di € 1.193.826,00 (di cui € 360.000,00 risorse PRINA) nel 2020 ad € 1.213.425,69 nel 2021 (di cui € 505.575,83 risorse PRINA).
Unanime la soddisfazione espressa al termine dell’incontro. Sia i rappresentanti sindacali di CGIL, CISL e UIL che gli amministratori dei comuni della Zona Sociale n. 9, hanno riconosciuto l’importanza dello sforzo e dell’impegno che, soprattutto in un momento fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria, sta caratterizzando gli interventi a favore dei cittadini non autosufficienti. Un lavoro di rete reso possibile grazie alla fattiva collaborazione tra la ASL e il Comune di Spoleto che, in qualità di comune capofila, opera per conto di tutti i comuni della Zona sociale 9.
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