La lettera
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Caro Tonelli,
nel momento in cui termina il tuo mandato di direttore della Galleria civica d’arte moderna “G. Carandente” di Spoleto desideriamo ringraziarti per l’intelligenza e l’impegno con cui negli ultimi quattro anni hai ridato dignità e vitalità alla Galleria e al palazzo che la ospita. Grazie al tuo lavoro la loro ‘visibilità’ ha avuto un incremento così rilevante da promuoverla tra i primi dieci musei italiani d’arte contemporanea; il sapiente riordinamento delle opere da te progettato e realizzato ha ricevuto un unanime apprezzamento; l’attività espositiva, densa e con punte di alto livello, e le numerose iniziative culturali, a cominciare dagli incontri con gli artisti, costantemente seguite da un folto pubblico, hanno ridato vita alla Galleria e, più in generale, all’intero complesso del Palazzo Collicola, valorizzando anche lo splendido piano nobile; si devono alla tua tenace iniziativa i primi provvedimenti di manutenzione e di adeguamento museologico dell’edificio settecentesco. Fra tante qualità che hanno informato le attività da te promosse merita a nostro parere un particolare riconoscimento l’apertura, contro ogni soggettivo arroccamento, all’ampio, dialettico arco di esperienze che caratterizza l’arte contemporanea.
Prima destinataria dei frutti del tuo progetto è la Città, che avrebbe avuto solo vantaggi se tu avessi avuto la possibilità di portarlo a intero compimento.
Luciano Arcangeli, Massimo Brunini, Stefano Di Stasio, Paola Gandolfi, Lamberto Gentili, Heidi Kennedy, Leda Cardillo Violati, Giorgio Griffa, Anna Leonardi, Carol LeWitt, Giuliano Macchia, Duccio Marignoli, Peter Benson Miller, Cesare Mirabella, Gianfranco Notargiacomo, Stefania Petrillo, Chiara Profili, Rolando Ramaccini, Giovanna Sapori, Fabio Sargentini, Giovanna Silvestri, Marco Tirelli, Italo Tomassoni, Bruno Toscano
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