“Il CeDiPa di Spoleto sarà un punto di riferimento mondiale per la digitalizzazione dei beni culturali”

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  • Il commissario per la ricostruzione Guido Castelli lancia dal Festival dei Due Mondi la grande sfida del neo “Centro di ricerca per innovazione, digitalizzazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale e ambientale”
    All’appuntamento, organizzato da Archimede Arte e QFP, si sono alternati autorevoli contributi scientifici di rappresentanti di enti e istituzioni culturali

    “Qui a Spoleto, attraverso l’intesa tra l’Università di Perugia e il Comune, si riesce a portare avanti al meglio una grande attività di digitalizzazione finalizzata alla conservazione scientifica dei beni, anche quelli penalizzati e danneggiati dal terremoto. Ma più in generale, a lanciare una sfida al mondo: quella di individuare qui, proprio nel nostro centro di ricerca, il meglio che si possa immaginare per la digitalizzazione dei beni culturali”. Non ha dubbi il commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli sul futuro del neo Centro interuniversitario per la digitalizzazione del patrimonio culturale e ambientale, che ha posto la base nella città Ducale. Intervenuto al convegno dedicato alla “Conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale attraverso la digitalizzazione 3D”, tenutosi nella Chiesa di Sant’Agata, durante il Festival dei Due Mondi, ora punta dritto solo alla realizzazione degli obiettivi. E il senatore, vista l’importanza del CeDiPa non solo per la città, ma per il settore, non è voluto mancare all’appuntamento promosso da Archimede Arte e QFP, due aziende di spicco nel campo dell’arte e delle nuove tecnologie digitali. L’incontro, tenutosi con il Patrocinio della Fondazione Festival dei Due Mondi, del Comune di Spoleto, dell’Università degli Studi di Perugia, di Confindustria Umbria, della Fondazione Umbra per l’Architettura FUA ed in collaborazione con il Ministero della Cultura, si è avvalso di autorevoli contributi scientifici, sia del mondo accademico, sia di rappresentanti di enti che di istituzioni culturali.
    Un’eccellenza capace di attrarre risorse umane, tecnologiche e imprenditoriali. “La vocazione internazionale di Spoleto è nata e si è consolidata attraverso il Festival dei Due Mondi – ha sottolineato Guido Castelli – e ora, grazie alla nascita del Centro per la digitalizzazione del patrimonio culturale e ambientale, potrà dispiegarsi ulteriormente. L’obiettivo al quale lavoriamo, insieme all’Università di Perugia e a tutti i soggetti coinvolti, è fare in modo che il Centro si affermi come un’eccellenza capace di attrarre risorse umane, tecnologiche e imprenditoriali non solo a livello nazionale, ma anche dall’estero. La virtuosa combinazione tra ricerca, cultura, nuove tecnologie e tradizioni non potrà che rafforzare l’economia di Spoleto e dei suoi territori, che hanno saputo affrontare con prontezza le difficoltà causate dal sisma. Ampliando il ragionamento sulle nuove tecnologie, queste possono davvero fare da cassa di risonanza per le ricchezze del Centro Italia che, del nostro Paese, è il cuore storico, culturale, e spirituale. Questa valutazione potrà essere approfondita e sviluppata ulteriormente anche nell’ambito della collaborazione in corso tra la Struttura commissariale e il Museo MAXXI, con il quale saremo presto in Umbria per incontrare i sindaci del cratere”.
    I primi passi del Cedipa. “Il centro di digitalizzazione del patrimonio culturale – ha spiegato Fausto Elisei, prorettore dell’Università di Perugia – è una realtà: partito il 23 di gennaio, ha tre anni di tempo per diventare pienamente operativo attraverso l’acquisizione di tecnologie molto all’avanguardia da poter mettere a disposizione di ricercatori e imprenditori del territorio e cominciare a fare un’attività di ricerca e trasferimento tecnologico. Per poter attuare questo progetto, c’è bisogno ovviamente anche di personale, perciò abbiamo già bandito 11 assegni di ricerca in diverse aree per poter acquisire professionalità che potranno essere di sostegno all’attività progettuale, capace di acquisire quelle risorse utili e necessarie per svolgere un’attività di ricerca propria”.
    La digitalizzazione 3D in campo per il Festival. “Noi di Archimede e Arte – ha evidenziato il vice presidente Aldo Pascucci – insieme a QFP abbiamo portato il contributo delle nostre esperienze, il nostro know-how, che da decenni ci ha portato a lavorare in giro per il mondo, a realizzare grandi esperienze di digitalizzazione delle architetture e non solo. Ma organizzando questo convegno, abbiamo anche portato l’esperienza della digitalizzazione all’interno del mondo del Festival dei due Mondi, digitalizzando in 3D costumi di scena e reperti archeologici.
    Attraverso tecniche di realtà virtuale sarà possibile riutilizzare gli abiti digitalizzati all’interno di documentari, di scenografie di film, proprio perché l’arte digitale ha grandi potenzialità: apre nuove opportunità, può fare crescere iniziative in tanti ambiti e in tante direzioni”. Tra li altri interventi del convegno, quello funzionario Soprintendenza ABAP e responsabile deposito Santo Chiodo, Giovanni Luca Delogu, della direttrice del Museo archeologico nazionale e Teatro romano di Spoleto, Silvia Casciarri, del Presidente del corso di Laurea in Design – Dipartimento di ingegneria civile ed ambientale dell’Università di Perugia, Paolo Belardi, e quello sulla “Digitalizzazione 3D del patrimonio culturale, dalle macchine di precisione del Museo Galilei ai costumi di scena della Fondazione Festival dei Due Mondi, fino ai reperti del Museo archeologico nazionale e del Teatro romano di Spoleto” a cura di Alberto Zuccari, vice presidente e direttore tecnico di QFP, e Andrea Pasqualetto, responsabile metrologia 3D QFP. L’incontro è stato moderato da Bruno Mario Broccolo, presidente Fondazione Umbra per l’Architettura Galeazzo Alessi – FUA.

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    Carlo Alberto Bussoni 2024-07-23 16:38:22
    Sottoscrivo in pieno (e chi non lo farebbe?). E a proposito di "bitume mal posato, con possibilità di cadute per.....
    Carlo neri 2024-07-06 09:48:20
    La trave nel....l'occhio altrui è sempre una pagliuzza.
    Aurelio Fabiani 2024-07-04 18:04:00
    Chiunque incontri la Tesei e non rivendichi la riapertura immediata di tutti i reparti del San Matteo chiusi nel 2020,.....
    Carlo neri 2024-06-30 17:36:48
    Bocci senza lo sponsor Comune di Spoleto/PD farebbe la fame.
    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....