Il progetto di formazione ed educazione alla legalità a Cerreto di Spoleto, Sant’Anatolia di Narco e Vallo di Nera
Negli ultimi dieci giorni – si legge in una nota stampa del Comando Provinciale – numerosi sono stati gli incontri dei Carabinieri della Compagnia di Spoleto presso le scuole elementari e medie dei comuni di Cerreto di Spoleto, Sant’Anatolia di Narco e Vallo di Nera, tenuti dal Cap. Teresa Messore e dai Comandanti di Stazione competenti per territorio.
Il progetto di formazione ed educazione alla legalità rientra nel ciclo di conferenze sulla “Formazione della cultura della legalità” presso gli istituti scolastici della giurisdizione di competenza della Compagnia di Spoleto. Tale iniziativa rientra nella programmazione connessa al protocollo d’intesa tra l’Arma dei Carabinieri e il Ministero dell’Istruzione.
Gli ultimi incontri svoltisi presso le scuole della Valnerina, che ricadono nella giurisdizione, sono stati alquanto proficui per argomentare con i giovani cittadini valori e principi propri della cultura della legalità garantendo una perfetta sinergia istituzionale tra l’Arma dei Carabinieri rappresentata dalla Compagnia Carabinieri unitamente alle Stazioni dei Carabinieri presenti capillarmente nei comuni citati e i presidi/corpo docenti dei sopracitati istituti.
Durante gli incontri si è parlato dunque di legalità, dando ampio spazio alle domande degli alunni che con la loro partecipazione attiva hanno consentito di approfondire le nozioni essenziali di responsabilità civica e di rispetto sia dal punto di vista sociale ed educativo, sia dal punto di vista più strettamente legato alle funzioni preventive e repressive dell’Arma dei Carabinieri contro ogni forma di violenza e illegalità.
La cultura della legalità è dunque innanzitutto educazione alla legalità: fondamentale premessa per il vivere insieme, ma anche un sostegno affinché l’azione educativa possa portare a risultati positivi e duraturi nella lotta alle forme di violenza e di criminalità.
In particolare, all’interno dello scambio di riflessioni si è posto l’accento sulla formazione dell’uomo e del cittadino, in stretto rapporto con la conoscenza e il rispetto delle regole che governano il vivere democratico. La scuola – conclude la nota – diviene il primo “habitat” in cui educare alla legalità, atteso il significativo scambio e confronto con il mondo delle famiglie e discutendo con i bambini circa principi quali quelli della cultura del dialogo e valori di accoglienza e tolleranza, che rappresentano proprio la forza del contrasto alle forme di violenza, bullismo e cyber bullismo, sempre più attuali.
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