Ha potuto riabbracciare il padre nel Commissariato di Spoleto
Durante gli ordinari controlli a bordo di un convoglio, – si legge in una nota stampa della Questura – il capotreno aveva notato la presenza di una ragazza che – alla richiesta di esibire il titolo di viaggio – era apparsa subito in stato confusionale e in evidente difficoltà. A quel punto, dopo aver appreso che era diretta a Spoleto, ha allertato il Compartimento della Polizia Ferroviaria Umbria – Marche e Abruzzo e gli operatori della Polizia di Stato del Commissariato di Spoleto.
Giunti immediatamente in stazione, i poliziotti hanno preso contatti con il capotreno che li ha informati che la giovane si apprestava a scendere da treno. Una volta avvicinata e constatato che era priva di documenti, gli operatori le hanno chiesto come mai si trovasse a Spoleto. Palesando subito delle evidenti difficoltà e uno stato confusionale, la giovane ha dato delle risposte poco convincenti.
Dopo averla tranquillizzata, – prosegue la nota – i poliziotti l’hanno accompagnata presso gli uffici del Commissariato di Spoleto per avere maggiori informazioni circa il suo allontanamento e maggiori dettagli per poter rintracciare i suoi familiari.
I poliziotti hanno così avviato un dialogo con la ragazza che, rassicurata dalla presenza degli operatori, ha fornito loro il numero di telefono del padre. Avvisato del ritrovamento, ha riferito agli agenti che nell’ultimo periodo la figlia soffriva di alcuni problemi di salute e stava attraversando un periodo difficile.
Dopo averlo rasserenato sulle condizioni di salute della ragazza, gli agenti hanno atteso il suo arrivo in Commissariato dove ha potuto riabbracciare la figlia. Un momento di grande commozione che – conclude la nota – ha coinvolto anche gli agenti del Commissariato di Spoleto.
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