Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Europea della protezione dei dati personali, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«La società contemporanea vive in modo significativo l’ampliamento della circolazione delle informazioni, anche di quelle più sensibili relative alla vita delle persone, nell’ambito del processo di globalizzazione in atto.
Tutto ciò offre all’umanità straordinarie e inedite possibilità di accrescere opportunità e conoscenze.
Questo enorme potenziale richiede equilibrio nell’utilizzo, per tutelare i diritti di tutti i soggetti coinvolti, in particolare minori e categorie più deboli rispetto alle complessità della società dell’informazione.
Pensiamo solo all’impatto devastante di fenomeni gravi quali il cyberbullismo sul vissuto di singoli, spesso giovanissimi, e delle rispettive famiglie.
Le ricadute positive della “rivoluzione digitale” sull’organizzazione della società, prima ancora che sull’economia, si potranno realmente apprezzare solo se la persona, ogni persona, potrà trarne benefici reali e verrà rispettata nella sua dignità.
Il diritto alla protezione dei dati personali – oggi celebrato – a presidio, anzitutto, della riservatezza, dell’identità personale, della dignità della persona e di altre libertà fondamentali, costituisce una nuova importante frontiera democratica.
L’azione delle autorità di protezione dei dati personali, oggetto di ripetuti interventi della Corte di Giustizia dell’Unione europea tesi a preservarne il requisito della “piena indipendenza”, è preziosa. Le istituzioni preposte devono essere messe in condizione di assicurare l’effettività di questo diritto: la qualità del nostro modello sociale e il tasso di democrazia della nostra società dipenderà anche da questo. L’enorme massa di informazioni oggi accessibile può utilmente essere messa a disposizione di iniziative di crescita e di programmi di sicurezza, ma ciò non a svantaggio del sistema dei diritti fondamentali, architravi della nostra democrazia».
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