Presentato nella mattinata di ieri, nella Sala dello Spagna del Palazzo Comunale di Spoleto, il piano di riorganizzazione del personale 2015.
Ad illustrare i punti fondamentali di tale piano l’Assessore Gianmarco Profili, insieme con il Sindaco Fabrizio Cardarelli e il dirigente finanziario Claudio Gori.
Nel piano sono previste cinque direzioni e cinque dirigenti, 21 Apo, due figure specializzate, non è previsto invece alcun direttore generale né portavoce del primo cittadino.
Per quanto attiene le Direzioni Comunali, il piano né prevede una cospicua riduzione, infatti nel 2010 ce n’erano 8, per poi passare a 7 nel 2012 fino alle 5 nel 2016, così suddivise; economico – finanziaria il cui scopo è quello di gestire le risorse economico – finanziarie, informatiche ed umane; direzione tecnica, per pianificazione ed interventi sul territorio, protezione civile, urbanistica edilizia, commercio e ambiente; direzione sviluppo per cultura, turismo e marketing territoriale, direzione servizi alla persona per il sociale, scuola, sport, demografico e servizi di sportello al cittadino; polizia municipale per mobilità, viabilità e trasporti.
Tutte le direzioni risponderanno ad un unico dirigente, come spiegato dall’Assessore Profili, infatti, la struttura è di tipo orizzontale, così da favorire una comunicazione, fra gli organi, più snella ed efficiente. Secondo i calcoli effettuati, il piano prevede un risparmio di circa 200mila euro, rispetto al 2010, passando da 912mila a 660mila euro.
L’Assessore Gianmarco Profili ha assicurato che non ci saranno diminuzioni di Apo, anzi, ha spiegato che con il taglio delle direzioni ce ne sarà ancora più bisogno, ha poi detto, “bisogna razionalizzare le risorse e valorizzare il personale”. Per quanto riguarda le figure che hanno già ricevuto l’incarico a seguito del concorso, sarà il Sindaco a scegliere fra cinque addetti, basandosi sulle disponibilità ed i requisiti posseduti, tutti gli altri verranno assegnati, in base alle proprie competenze, a ricoprire ruoli settoriali, in ottemperanza a quanto stabilito dall’art. 13 CAPO III, al punto 5 relativo all’Assetto Organizzativo.
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