3 architetti, 2 ingegneri e 3 funzionarie hanno svolto il percorso formativo organizzato dall’Università degli Studi dell’Aquila
Proseguono le attività formative del personale del Comune di Spoleto. Nei giorni scorsi otto dipendenti dell’Ente hanno concluso il Master di 1° livello in management tecnico amministrativo post-catastrofe negli enti locali.
Organizzato nell’ambito del progetto Territori Aperti dal Dipartimento di Ingegneria civile, edile – architettura, ambientale dell’Università degli Studi dell’Aquila, il master ha visto la partecipazione di tre architetti (Denis Rotondaro, Maria Caterina Cimminella e Michela Sciabordi), due ingegneri (Lorenzo Proietti Bidolli e Stefania Zazzera) e tre funzionarie (Loredana Angeli, Giuseppina Luzzi e Alessia Murasecco), che si aggiungono all’architetto Sara Spitella e all’ingegnere Fabio Ceccarelli che hanno conseguito il master nell’anno accademico 2022-2023.
Il percorso formativo del master, che si è svolto da marzo 2023 a marzo 2024, ha permesso agli 8 dipendenti del Comune di Spoleto di sviluppare competenze tecniche e giuridico-amministrative per la buona gestione, anche in rete, dell’emergenza e dei processi di pianificazione, la gestione, ricostruzione e rigenerazione dei territori esposti al rischio di calamità naturali e ad altre forme di fragilità, come il processo di impoverimento economico-sociale che caratterizza le aree interne.
Undici i macro argomenti affrontati durante i 12 mesi di studio: dalla pianificazione e gestione dell’emergenza alla progettazione e realizzazione di soluzioni tecnico-costruttive d’emergenza e temporanee; dall’organizzazione degli uffici e delle competenze all’informatizzazione dei processi di ricostruzione; dalla creazione e gestione dei sistemi informativi territoriali agli aspetti giuridico-amministrativi dell’emergenza e della ricostruzione; dall’economia della ricostruzione e della ripresa al contrasto dell’abbandono e questioni psico-sociali, fino alla comunicazione e partecipazione in fase di emergenza, alle forme di coesione territoriale e protezione civile.
Di particolare interesse anche i temi su cui architetti, ingegneri e funzionarie del Comune hanno lavorato per la tesi finale, affrontando i diversi aspetti legati al sisma e alla ricostruzione. La dottoressa Loredana Angeli ha presentato uno studio sulle “Misure rivolte alla popolazione fragile: come gestire le criticità nelle diverse fasi di un evento calamitoso”, mentre “Il processo ricostruttivo post sisma 2016 nel centro storico del Comune di Spoleto” è stato l’argomento scelto dall’architetto Maria Caterina Cimminella. “L’attività amministrativa del Comune di Spoleto a seguito del sisma del 2016” e “La comunicazione del rischio nel Comune di Spoleto” sono stati rispettivamente gli argomenti scelti dalle dottoresse Giuseppina Luzzi e Alessia Murasecco, mentre l’ingegnere Lorenzo Proietti Bidolli ha affrontato il tema “Il rischio sismico e idrogeologico nella periferia a nord del Comune di Spoleto: il caso studio delle Frazioni di Terzo San Severo e Montemartano e delle Località Roselli e Milano”. “L’edilizia scolastica post sisma 2016 nel Comune di Spoleto”, “Analisi delle messe in sicurezza di alcuni degli edifici ecclesiastici del centro storico del Comune di Spoleto a seguito del sisma dell’Italia centrale del 2016” e “Studio della vulnerabilità negli edifici del centro storico di Spoleto nelle richieste di contributo a seguito del sisma 2016” sono stati gli argomenti di tesi presentati rispettivamente dagli architetti Denis Rotondaro e Michela Sciabordi e dall’ingegnere Stefania Zazzera.
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