Protagonisti delle visite il Ponte Sanguinario e la Basilica di San Gregorio Maggiore
Sabato 23 e domenica 24 marzo 2024, nell’ambito delle giornate FAI di Primavera, i Ciceroni della scuola Dante Alighieri di Spoleto hanno guidato centinaia di persone alla scoperta di due preziosi siti.
Anche quest’anno la città di Spoleto è stata protagonista delle Giornate Fai di Primavera. Al centro delle visite il ponte Sanguinario, un’importante testimonianza risalente a l I sec a.c., e la bellissima basilica di San Gregorio Maggiore, un’antologia di soluzioni strutturali, architettoniche e decorative.
Tale opportunità è stata possibile grazie al lodevole impegno degli alunni delle classi seconde della scuola Dante Alighieri di Spoleto, i quali hanno reso avvincenti ed uniche le visite guidate.
Gli “apprendisti ciceroni” hanno saputo illustrare con entusiasmo, professionalità e dovizia di particolari le bellezze che impreziosiscono il loro territorio.
Il progetto, così complesso ed ambizioso, ha richiesto mesi di lavoro: gli alunni si sono dapprima avvicinati a volumi e pubblicazioni specialistiche, si sono poi cimentati nella
rielaborazione di contenuti densi e sfidanti, fino ad esporli al pubblico con una disinvoltura ed una proprietà di linguaggio ammirevoli.
I docenti li hanno sostenuti in tutte le fasi ed incoraggiati a lavorare insieme in armonia, perseverando per raggiungere l’obiettivo.
Tra le tante competenze stimolate, si è voluto tradurre in azione concreta l’articolo 9 della nostra Costituzione vergato pensando “allo sviluppo della cultura e alla tutela del paesaggio e
del patrimonio artistico della Nazione”.
La Scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri” ha operato di concerto con il Comune di Spoleto, l’Arcidiocesi Spoleto-Norcia, la Polizia locale, l’Associazione Volontari Carabinieri in
Congedo ed i tanti volontari del FAI (Fondo Ambiente Italia), scesi in campo interpretando il fare per la collettività.
L’evento è pienamente riuscito instillando forte soddisfazione nelle famiglie e profondo orgoglio nei docenti.
Viva i giovani che si adoperano, che costruiscono, che si prendono cura, che commuovono.
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