La sera del 5 gennaio di 32 anni fa, a Catania, veniva ucciso da Cosa Nostra Giuseppe Fava, giornalista appassionato che credeva nell’informazione come componente essenziale di una società libera. Le sue coraggiose inchieste misero in luce quanto la mafia si insinuasse nella società. E purtroppo ancora oggi, al Sud come al Nord del nostro Paese, la criminalità organizzata ostacola lo sviluppo e rende schiave le persone, soffoca la crescita, acuisce rassegnazione e sfiducia. Ricordare oggi Pippo Fava significa anche ribadire quanto è importante che ognuno faccia la propria parte. Perché il senso di responsabilità collettivo e il rispetto della legalità, coltivati a tutti i livelli della società e in ogni fase della vita, a partire dalla scuola, possono contribuire in modo determinante a sconfiggere Cosa nostra.
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