È accaduto ieri mattina in viale Trento e Trieste. La donna è stata immediatamente soccorsa dai passati tra cui un noto medico spoletino
(DMN) Spoleto – brutta avventura quella capitata ieri, venerdì 9 aprile, intorno a mezzogiorno, ad una sessantenne spoletina in viale Trento e Trieste.
Stando ai racconti dei testimoni oculari, la donna, scendendo dalla propria automobile, appena parcheggiata sul lato opposto della carreggiata rispetto alla Scuola di Polizia , è inciampata sul cordolo che separa i parcheggi dalla corsia ciclabile e cadendo ha battuto violentemente la testa contro un albero a lato del marciapiede dove era diretta.
La donna, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza che secondo i racconti dei testimoni sarebbe giunta sul posto dopo diversi minuti, è stata immediatamente soccorsa dai negozianti del luogo. Fortunatamente, proprio in quel momento, passava lungo viale Trento e Trieste un noto medico spoletino che ha prestato i primi soccorsi. Sempre in attesa dell’arrivo del 118, sul posto sono casualmente intervenuti anche alcuni volontari del SASU e della Croce Rossa che hanno aiutato a tamponare la vistosa ferita aperta sul lato sinistro della testa. Da quanto si apprende, la donna si trova tutt’ora ricoverata all’ospedale San Giovanni Battista di Foligno per accertamenti ma le sue condizioni non destano alcuna preoccupazione e dovrebbe essere dimessa in giornata.
“Vorrei ringraziare i colleghi di Viale Trento e Trieste , il dottore ed i volontari del SASU e della CRI che casualmente, passando qui di fronte, hanno prestato i primi soccorsi – spiega un esercente a DMN – purtroppo non è la prima volta che quel cordolo che corre dall’incrocio con viale Marconi alla rotatoria di largo Melvin Jones costituisce un pericolo per chi, magari distratto, scende dalla vettura e non lo nota. La stessa corsia ciclabile, realizzata nel novembre 2015, a mio avviso , è pericolosa anche per i ciclisti stessi che devono continuamente schivare portiere di automobili aperte frettolosamente, verde pubblico troppo rigoglioso che la ingombra, pedoni che preferiscono camminare li piuttosto che sul marciapiede e addirittura macchine parcheggiate.”
Me sta bene tutto, ma tocca esse ‘mbriachi o camminare con la testa tra le nuvole. meglio che se ne stiano a casa terrorizzati dal COVID.