Appuntamento inserito nel programma Nati per Leggere
Giovedì 11 aprile alle ore 17.00, nella biblioteca comunale “Giosué Carducci” a Palazzo Mauri, si terrà l’incontro dal titolo “Io vado al nido“.
L’appuntamento, che si colloca nell’ambito del progetto “Dal Consultorio familiare alla Biblioteca: Nascere e Crescere…Leggendo!”, inserito nel programma Nati per Leggere, è un’occasione per presentare i nidi comunali, i servizi a sostegno della genitorialità a cura del Consultorio familiare di Spoleto e di promozione della lettura a cura della biblioteca comunale “G. Carducci”.
All’incontro interverranno Luigina Renzi, assessora al benessere e innovazione sociale, formazione generale e sportiva per la valorizzazione della persona, Maria Paola Fedeli, coordinatrice pedagogica servizi educativi che presenterà ‘I servizi educativi del Comune di Spoleto’, Ilaria Garbini e Laura Spitella, educatrici presso i nidi comunali con l’intervento ‘Per crescere un bambino occorre un intero villaggio… contesti per coltivare diritti’, il Consultorio familiare di Spoleto con ‘Il Consultorio: un servizio in rete a sostegno della genitorialità’, Marianna Bucchi, bibliotecaria che presenterà il progetto ‘Nati per Leggere della biblioteca Carducci’. Seguiranno inoltre gli interventi di due mamme che racconteranno la loro esperienza vissuta al nido con ‘Voci dai servizi: Le mamme raccontano’.
Chiuderà l’appuntamento l’educatrice Alessandra Rossi che leggerà una poesia accompagnata da Caterina Pesci, allieva della scuola comunale di musica e danza A. Onofri, con il flauto traverso.
L’iniziativa è aperta a tutte le famiglie che vorranno conoscere i nidi comunali in vista delle iscrizioni all’anno educativo 2024-2025, aperte fino al prossimo 5 maggio.
Il Comune di Spoleto e il Distretto Sanitario di Spoleto USL Umbria 2 sono tra i sottoscrittori del Patto locale per la lettura 2021-2024 della Zona Sociale n. 9 che ha tra le principali finalità la promozione della lettura precoce in famiglia, in quanto favorisce lo sviluppo cognitivo del bambino e rafforza la relazione genitore-figlio.
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