Lo Spoleto é al secondo posto in classifica ma il Comunale é deserto…
(DMN) Spoleto – nonostante lo Spoleto Calcio, nato in estate dalle ceneri della Voluntas, si trovi a solo due punti dalla vetta del campionato di Eccellenza regionale, lo stadio Comunale, anche questo pomeriggio è apparso vuoto. Anche gli ospiti se ne sono accorti ed entrando in campo qualcuno ha pronunciato la battuta “giochiamo a porte chiuse”. La società biancorossa, guidata dal presidente Riccardo Ciambottini e di cui fanno parte numerosi “volti noti” del calcio umbro e nazionale come l’ex presidente del Perugia Roberto Damaschi (foto), il direttore generale Alvaro Arcipreti, il direttore sportivo Alberto Del Frate ed i dirigenti Alessandro Antonini, Federico Lupatelli e Luca Filipponi, più volte ha lamentato l’assenza dell’Amministrazione comunale oltre che degli sportivi spoletini.
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Nel pomeriggio di oggi, dopo il pareggio interno contro l’Ellera, sulla pagina Facebook della società è apparso un duro sfogo che pubblichiamo di seguito:
Uditi alcuni commenti sará il caso di spiegare come stanno le cose.
1) Questa é la foto di oggi ad inizio gara, 55 paganti ospiti compresi.
2) Lo Spoleto si é iscritto per il rotto della cuffia, denunciammo l’assenza di interesse e partecipazione a livello cittadino ed una mancanza di collaborazione da parte dell’amministrazione. Ad acque mosse ed a 24 ore dalla scadenza delle iscrizioni la Società Giovani Europei e Scerna spinsero per partire, così é stato.
3) Abbiamo allestito una compagine con gli scarti degli altri, visto che le rose erano già più o meno completate abbiamo preso quello che altri avevano ritenuto non utile per loro.
4) Il gruppo, l’allenatore, lo staff ed i ragazzi stanno ottenendo risultati ottimi se non eccezionali, sono a due punti dal vertice, ció nel deserto, perché dopo l’iscrizione il nulla cittadino. Rapporti complessi con l’amministrazione Comunale, diciamolo pure, abbiamo la sensazione di essere quasi d’impiccio, spalti vuoti tranne che con la Ducato grazie più ai loro sostenitori che a quelli nostri. L’unica vera vicinanza l’abbiamo avvertita nel derby, quella dei numerosi vigili a controllare i parcheggi.
5) Poi lo Spoleto si dice che é obbligato a vincere, bla, bla, bla….se vuole giocarsi il Campionato……Altre compagini con diversi ex professionisti cercano il miracolo della salvezza.
Conclusione: chi é al capezzale dello Spoleto dimostra quotidianamente le proprie capacitá, oltre 50 punti nelle ultime 25 gare con due squadre e due campionati diversi. Un grazie al Mister ed ai ragazzi ai quali chiediamo di continuare con l’impegno e lo spirito di gruppo sin qui dimostrato, non hanno l’obbligo di vincere, se ci sarà la possibilità sapranno sfruttarla senza che nessuno da fuori gli metta pressione.
La stessa assenza di obblighi é in capo a quei folli che stanno cercando di portare avanti la vita di una società con 85 anni di storia della quale nella migliore delle ipotesi non interessa nulla a nessuno, fatti salvi i pochi affezionati che ringraziamo.
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