“La paesologia è essenzialmente una disciplina dello sguardo, un esercizio di attenzione”. Con queste parole il poeta e paesologo Franco Arminio, ieri a Palazzo Mauri, ha aperto il primo dei quattro appuntamenti organizzati nella due giorni intitolata “Esercizi di paesologia umbra”, che terminerà questa sera a Sant’Anatolia di Narco.
“Tutti i paesi sono o sono stati una fitta trama di storie – ha spiegato Arminio di fronte ad una sala gremita – Oggi le persone che vivono in questi posti soffrono di una grande solitudine. Il paesologo va, visita i paesi, parla con chi ci vive: possiamo definirlo “turismo della clemenza”. Definito “il poeta italiano più seguito sulla rete”, al suo 143° incontro pubblico dopo l’uscita del suo ultimo libro di poesie “Cedi la strada agli alberi” (un vero e proprio caso editoriale con sette edizioni pubblicate in sette mesi), Arminio ha condotto il pubblico lungo un sentiero fatto di poesia e di luoghi da riscoprire e recuperare.
“Ci sono dei posti in cui siamo in esubero, penso alle grandi città, alle metropoli – ha proseguito Arminio – ed altri dove siamo necessari, come i paesi del nostro Appennino, dove sembra non esserci più vita ed invece non è così. La poesia serve anche a questo, ad esercitare la memoria, a tenere vivo il ricordo”.
L’incontro dal titolo “Coscienziosamente: poesia e società”, si è svolto alla Biblioteca Comunale Giosué Carducci, con il traduttore e redattore di Nuovi Argomenti Damiano Abeni, la poetessa Moira Egan ed il giornalista Andrea Tomasini, che hanno giocato con il pubblico spaziando dalla poesia dei poeti greci del ‘900, ai contemporanei statunitensi come Ross Gay e la stessa Moira Egan, fresca vincitrice del New Criterion poetry prize 2017.
Presente anche l’Assessore alla cultura e al turismo Camilla Laureti:”Credo che oggi Franco Arminio sia in un posto perfetto, per quello che scrive e per quello che racconta. Spoleto è una città dove si può dedicare il tempo alle parole, ai nostri anziani, ai loro ricordi e alle loro memorie. Condivido – ha aggiunto l’Assessore Laureti – il concetto dell’essere necessari; lo siamo qui oggi e lo siamo per i nostri centri storici, che dobbiamo assolutamente far tornare a vivere più intensamente”.
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