Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale di DMN “Spoletini all’estero”; dopo aver incontrato Azzurra a Dubai ed Alessandro in Canada questa settimana il nostro viaggio in giro per il mondo fa tappa in Austria, nella romantica Vienna. Nella ex capitale asburgica si sta facendo strada una nostra concittadina: Eleonora Musco che dopo essersi diplomata al liceo scientifico “A.Volta” di Spoleto con il massimo dei voti, ha conseguito la laurea triennale all’ Università di Perugia in scienze politiche e successivamente quella magistrale in relazioni internazionali alla Luiss Guido Carli di Roma. Eleonora grazie al suo impegno negli studi ha ottenuto borse di studio e premi di laurea che le hanno permesso di sostenere uno stage UNESCO a Parigi per poi..
Eleonora, hai lasciato la tua Spoleto e l’Italia per lavoro, di cosa ti occupi?
Gestisco l’ufficio di rappresentanza a Vienna dell’Accademia Europea di Bolzano (EURAC) che si trova presso l’UNEP (United Nations Environment Programme). EURAC è un centro di ricerca di eccellenza dove lavorano ricercatori provenienti da ogni parte del mondo. I ricercatori studiano la tutela delle minoranze e il plurilinguismo, indagano i cambiamenti climatici, elaborano piani di sviluppo sostenibile con particolare attenzione alle energie rinnovabili e al rispetto della biodiversità. Cercando di riassumere, il mio lavoro consiste nel supportare l´UNEP nell’elaborazione di progetti transnazionali sullo sviluppo sostenibile e la tutela dell’ambiente, facendo anche uso dell´expertise e delle ricerche dei colleghi di EURAC in questi settori. Prendo inoltre parte alle collaborazioni dell´UNEP con i Ministeri dell’ambiente di vari paesi europei, con le istituzioni europee (Commissione Europea, Agenzia Ambientale Europea) e con altri organismi ONU e all´elaborazione di documenti istituzionali (Protocolli, Action Plan, Strategie) nel settore ambientale.
come è arrivata una spoletina all’ONU?
In effetti suona un po’ strano. Credo in realtà che tutto sia iniziato a Monteluco. L’ attività alberghiera dei miei genitori mi ha permesso di entrare in contatto con gente proveniente da tutto il mondo. Questo mi faceva fantasticare sui luoghi lontani di provenienza dei nostri clienti ed ha influenzato la mia passione per i viaggi e le culture straniere. La scelta di studiare relazioni internazionali non è stata scontata. Molti dubitavano dell’utilità di questa facoltà. Ho sentito più volte la frase “non andrai da nessuna parte così”. Il che ora suona molto ironico visto che tale scelta mi sta permettendo di viaggiare ed arrivare un po’ ovunque! La testardaggine ha vinto, supportata da una grande passione. Le borse di studio mi hanno poi aiutato a sostenere le spese della “gavetta”. In questo settore infatti molti dei tirocini non sono pagati. Così è stato per il mio tirocinio all´UNESCO a Parigi e per quello al Ministero degli Affari Esteri Italiano a Vienna. Da Vienna sono tornata in Italia per una collaborazione con il Ministero dell´Ambiente Italiano. Questa esperienza è stata un punto di svolta che mi ha permesso di conoscere ed iniziare a collaborare anche con EURAC. Tre variabili fondamentali mi hanno poi ricondotto a Vienna: il supporto del Ministero dell´Ambiente, la fiducia dei miei attuali colleghi dell´UNEP e quella della dirigenza di EURAC, che ha creduto in me, affidandomi la gestione dell´ufficio di rappresentanza a Vienna e le attività di collaborazione con l´UNEP.
la tua scelta per ora l’hai fatta, al momento ti trovi lontano da qui e stai coraggiosamente costruendo il tuo futuro. Secondo te Spoleto che cosa offre in prospettiva per un giovane?
In realtà credo che siano molto coraggiosi anche coloro che rimangono e che cercano di migliorare la nostra città. Viaggiare e vivere lontani dal proprio paese ti permette di guardare con uno sguardo distaccato la realtà. Ed è così che riesci a capire ciò che ti manca e ciò che invece non vorresti mai indietro. Alla fine dei miei studi, forse per l´età e per la voglia fremente di conoscere il mondo, mi sembrava che a Spoleto fosse tutto immobile, stabile, fermo. Non vedevo molte prospettive per me e per i ragazzi della mia età. Ora non lo credo più. La città è un tesoro con tantissime potenzialità dal punto di vista del turismo, della promozione del patrimonio storico, culturale e naturale, dell´arte, della musica, del teatro e della danza, delle nostre tradizioni culinarie. I giovani che rimangono dovrebbero puntare su questi settori senza aver paura, rischiando. Questo porterebbe benefici all´intero territorio.
quali sogni hai per il futuro?
Molti. La mia mente è in costante modalità creativa. Al momento desidero continuare a lavorare nello sviluppo di progetti che coinvolgono la collaborazione tra diversi paesi. Ogni successo in questo settore mi stimola sempre a fare di meglio. I progetti creano movimento, innovazione, posizioni di lavoro e permettono di guardare al futuro cercando di contribuire concretamente a dei cambiamenti che, nel mio settore, riguardano lo sviluppo sostenibile e la tutela dell´ambiente. In futuro mi piacerebbe mettere a disposizione le mie capacità e la mia esperienza per la promozione della nostra città e del nostro bellissimo monte, Monteluco, entrambi incredibilmente sottostimati dai nostri concittadini. Mi piacerebbe anche ottenere un dottorato di ricerca nel mio settore perché lo studio e l´immersione nei libri mi mancano tantissimo. Vorrei poi continuare a viaggiare, ovunque.
torneresti indietro?
Per quanto riguarda le mie scelte, non ho nessun rimpianto; se invece intendi tornare a Spoleto a lungo termine, per ora la risposta é no, non è il momento dal punto di vista lavorativo e per questo non è sicuramente in programma.
Cosa ti manca della tua città?
Iniziamo: Mi manca la mia famiglia, le risate con gli amici di sempre nei luoghi di sempre, i piatti deliziosi che
cucinano i miei genitori, la cucina umbra, il prosciutto ed il capocollo degli zii, le passeggiate in estate al giro della Rocca, gli spettacoli e l´atmosfera del festival di Spoleto, il bosco sacro a Monteluco, la vista di Spoleto dall´alto dal belvedere, parlare in spoletino nei momenti di estrema stanchezza…
una battuta per salutarci, preferisci la crescionda di mamma Annarita o la Sacher torte tipica di Vienna?
Senza ogni ombra di dubbio la crescionda di mamma Annarita, gli austriaci hanno molto da imparare da lei in quanto a dolci! Anche se adoro assaggiare cibi tipici provenienti da varie parti del mondo, i sapori, gli odori e le pietanze della tradizione umbra non si scordano mai!
Eleonora è una amica di vecchia data per me..una ragazza speciale che con anni di sacrifici è arrivata dove è adesso..le auguro il massimo e le faccio qui i complimenti che non le ho mai fatto !
Chiara Duranti
Grazie Chiara, la stima é ricambiata cosí come l´affetto e l´augurio per il futuro. A presto, Eleonora
Ciao Eleonora, sono venuta a conoscenza di questo articolo per caso. Mi piacerebbe conoscerti perchè sono sicura che possiamo fare qualche progetto transnazionale insieme.
Lavoro in messico da 9 anni nel settore cooperazione e ambiente , anch’io spoletina. Auguri per tutto, Aurelia.
Cara Aurelia, é un piacere conoscerti. Ti scrivo presto in privato cosí ci organizziamo per sentirci. Eleonora
Wow! Complimenti per il lavoro (di cui già sapevo) e perchè “la roscetta” che conoscevo è diventata una bellissima ragazza (sicuramente merito, anche di mamma e papà). Complimenti di nuovo e spero di incontrarti in…paradiso 😉