Volti di Spoleto: Leonardo Mazzocchio, fare impresa con amore per il territorio

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  • L’amministratore delegato di Badiali Cashmere ci racconta la sua esperienza imprenditoriale in Umbria

    di Alessio Cao 

    (DMN) Spoleto – Oggi Volti di Spoleto vi porta a conoscere Leonardo Mazzocchio di Badiali Cashmere, uno dei pochi imprenditori che ancora resiste, nel sempre più spopolato centro storico di Spoleto, con un punto vendita aziendale dei suoi prodotti di maglieria.

    Sig. Mazzocchio, ci racconti come nasce l’idea di avere punti vendita aziendali non solo in fabbrica, ma anche in varie città dell’Umbria. Il rapporto diretto produttore- cliente è premiante?
    Il nostro primo punto vendita è stato quello di Spoleto, aperto ormai nel 2011. A darci uno stimolo in questa direzione fu l’amore per il nostro territorio e per i nostri meravigliosi centri storici dove il commercio stava morendo, amore che a distanza di quasi 10 anni continua ad essere l’elemento determinante in quella che è la nostra MISSION aziendale. Il contatto umano con la clientela è parte di questo amore: siamo ormai un brand “noto” ed è gratificante aver creato per i nostri negozi un bacino di clientela fissa, che spesso torna appositamente anche da fuori regione. Il clima all’interno dei nostri punti vendita è molto simile a quello che si respirava nelle botteghe “di una volta”, dove il negoziante conosceva i propri clienti e sapeva sempre come consigliarli. Inoltre, aprire punti vendita mono brand è stata la scelta giusta per far conoscere al pubblico il nostro marchio, all’epoca semi-sconosciuto.

    Cosa vuol dire oggi fare imprenditoria in Umbria. Quali sono i problemi e quali i punti di forza della nostra regione da questo punto di vista?
    L’imprenditore in Umbria deve spesso scontrarsi con un mondo refrattario al cambiamento. Ciò è dovuto al fatto che le aziende umbre sono tipicamente aziende “di una volta”: molte delle realtà consolidate sul nostro territorio sono aziende create da imprenditori di una generazione precedente, portate magari avanti dai figli di questi ultimi, ma gestite alla “vecchia maniera”. Tutto ciò può rappresentare un ostacolo, ma allo stesso tempo un valore aggiunto, gestire l’imprenditoria in modo così “conservatore”, ha consentito di mantenere valori e livello qualitativo immutati nel tempo. Io stesso dopotutto appartengo ad una realtà di questo tipo, gestendo l’azienda creata dai miei genitori. Il nostro settore in crescita nella regione, dove 2 importantissimi brand come Cucinelli e Fabiana Filippi, fanno da traino a tutto il comparto tessile. Non dimentichiamoci inoltre che esistono in Umbria anche numerose aziende di façon che producono per importantissimi brand mondiali di alta moda, che nessuno conosce, ma che danno lavoro a centinaia di famiglie.

    Veniamo al dramma centro storico. A Spoleto assistiamo ad uno spopolamento continuo di abitanti e di attività commerciali, in particolare nella zona “alta” della città. Quali sono le sue sensazioni in merito? Avrebbe una proposta per frenare questo depauperamento?
    Ammetto che la cosa desta preoccupazioni. Per arrestare questo esodo, almeno dal punto di vista commerciale, sarebbe auspicabile valorizzare maggiormente il centro storico. Organizzare un maggior numero di eventi che possano attirare il pubblico e sfruttare al meglio la bellissima location che ci offre la nostra Spoleto. Il festival non basta! Devo ammettere che la nuova amministrazione non stia facendo molto per portare gente in centro, ma non è nemmeno così semplice considerando i tanti centri commerciali che hanno aperto negli ultimi anni nei nostri dintorni, a discapito di tantissime attività commerciali che hanno dovuto chiudere, basta fare un giro per il centro e vedere quanti locali sfitti si possono incontrare per capire la situazione che stiamo vivendo. Nel nostro caso i fatturati del punto vendita di Spoleto sono drasticamente calati di anno in anno, ma fortunatamente la nostra azienda ha basi solide dovute all’attività principale di produzione per molte maison e per la GDO, che ci consente ancora di contrastare questa crisi e mantenere aperta l’attività di corso Mazzini

    Un altro grave problema a Spoleto ed in Umbria in generale è la disoccupazione. Da imprenditore, quali sono i settori lavorativi in cui suggerirebbe di orientarsi, quali figure professionali mancano in Umbria?
    Un suggerimento che generalmente fornisco ai ragazzi che ho la fortuna di incontrare, è di puntare sul settore tessile. L’Umbria dopotutto è “il distretto del Cashmere”: molteplici sono le aziende sul territorio, ma moltissime di queste sono caratterizzate da uno scarso o inesistente ricambio generazionale. In molti casi, si tratta di artigianato, lavori che si fanno “con le mani”: questo spesso spaventa i ragazzi più giovani, che non prendono neanche in considerazione un percorso in questa direzione. La mancanza di nuove leve diventa quindi un problema evidente e reperire del personale adatto a determinate mansioni è sempre più difficile: noi stessi abbiamo impiegato circa 8 mesi per trovare una rammendatrice. Si tratta di una figura ben pagata, ma caratterizzata da pazienza, manualità e dedizione. Alla maggior parte dei ragazzi la cosa fa paura. Il vero problema che inizieremo ad avere nei prossimi anni è quindi il ricambio di personale qualificato, proprio per questo mi sto impegnando come imprenditore e vice presidente della sezione tessile-abbigliamento di Confindustria Umbria, con il supporto di altre aziende iscritte all’associazione, nel portare avanti un nuovo progetto che partirà dall’Ipsia di Perugia, dove andremo a “creare” una nuova figura professionale non inserita nel programma ministeriale, che sarà quella di ADDETTA AL RIAMMAGLIO”, proprio per garantire vita futura alle nostre aziende, senza dover delocalizzare la produzione in altri Paesi.

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    Delle vostre sceneggiate non ce ne frega niente. Ce lo ridate l' ospedale o no!
    Aurelio Fabiani 2024-03-30 00:34:34
    I cerotti non nascondono le amputazioni, neanche i campagna elettorale. La città di Spoleto vuole il ripristino di tutti reparti.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-19 21:39:22
    TESEI E IL GOVERNO REGIONALE DI LEGA, FORZA ITALIA, FRATELLI D'ITALIA STANNO PER CONCLUDERE L' OPERA DI CANCELLAZIONE DEL SAN.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-11 09:58:47
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