Presentato al Palabarton l’accordo Monini-Sir. Zefferino Monini: «a Spoleto non c’è un futuro per la pallavolo perché la nostra città ha dei limiti strutturali come palestre e palazzetto»
(DMN) Perugia – É stata presentata, questo pomeriggio, nella sala conferenze del Palabarton, la partnership tra la Monini e la Sir Umbria Volley. Un accordo, come spiegato da Gino Sirci e da Zefferino e Maria Flora Monini che andrà dai giovani fino alla prima squadra con la presenza del marchio dell’azienda spoletina sulle maglie della squadra vice campione d’Italia. La notizia più importante data da Sirci è che nelle gare di Champions League la squadra si chiamerà Sir Sicoma Monini Perugia.
“É un momento che desidero da tempo, – ha esordito Gino Sirci – l’idea è nata quando la Monini Spoleto ha rinunciato, in primavera, alla Serie A2. La nostra realtà riguarda tutta la popolazione umbra, non é solo di Perugia. L’azienda Monini ha una storia di grande immagine sportiva e gli stessi spoletini avranno grande piacere che la Monini sponsorizzi il nostro sodalizio di pallavolo perché oltre a sostenere una realtà umbra potranno vedere una realtà della propria città sulle nostre maglie e mi aspetto tifosi spoletini al Palabarton”.
Poi la parola è passata all’amministrazione delegato e presidente della Monini Spa.
“La nostra famiglia e la nostra azienda sono state quelle che hanno originato la pallavolo a Spoleto negli anni ’70 – ha detto Zefferino Monini – successivamente passammo la mano ad un’altra azienda (la Olio Venturi ndr) che portò il volley spoletino fino alla massima serie poi, richiamati da alcuni giocatori di quella che fu la squadra degli anni 70′, io e mia sorella, decidemmo di ricoinvolgerci nella Marconi Spoleto perché come famiglia amiamo l’ambiente sportivo che riteniamo fondamentale per una buona e sana società e perché come azienda abbiamo questa attenzione che oggi si chiama responsabilità sociale di impresa”.
Zerfferino Monini ha poi raccontato le ultime tre stagioni in A2 della Monini Spoleto, con le due finali ed una semifinale per salire in Superlega perse. “Ci siamo detti che non doveva essere un accanimento terapeutico – ha sottolineato – a Spoleto non c’è un futuro perché la nostra città ha dei limiti strutturali come palestre e palazzetto e questo ci ha fatto riflettere”.
Poi sull’accordo con Sirci ha detto: «Gino ci teneva che Spoleto non perdesse una sua visibilità di pallavolo, di tradizione e di storia, cercando di mantenere un livello alto. É stato Gino a proporre la Serie B della Sir a Spoleto in combinazione con la Monini. Da questo contatto abbiamo costruito un percorso per i giovani perché la nostra società non disperdesse questo valore che abbiamo sempre coltivato e costruito. Questa é stata l’opportunità che ci ha avvicinato in un momento in cui noi avevamo, con dispiacere, fatto questa scelta capendo che non c’era un futuro facile a Spoleto e che comunque si poteva creare una combinazione che sia utile e funzionale al movimento del volley della regione. Non abbiamo perso di l’impegno sociale nei confronti dei nostri ragazzi e del nostro territorio – ha concluso Zefferino Monini- a cui daremo uno sbocco in una squadra che gli darà opportunità e visibilità”.
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