Spoleto – “Ci sono miniere nascoste in tante persone, le ho intraviste anche in uomini che stavano per imboccare la via del purgatorio”
“487”, scritto e diretto da Thomas Otto Zinzi per la miniera di Morgnano, è un testo originale e debutta in prima nazionale, all’interno del programma di “Spoleto d’Estate”. La miniera come spazio scenico del futuro: dal pozzo, dove una volta si estraeva la lignite, ora salgono le parole dei drammaturghi.
Thomas Otto Zinzi, regista, attore e drammaturgo, vincitore del primo premio Vallecorsi 2004 con il testo “io e te”, torna alla miniera dopo aver scritto e diretto “sotto il pavimento del mondo” nel 2013 nell’ambito del Festival dei Due Mondi ed altri 2 spettacoli nel 2014 e 2015.
Un poeta di nome Forse, nella ricerca d’una parola per riedificare le strutture portanti dell’uomo, si ferma davanti alla miniera cercando di ascoltare le voci del suo ventre. Incontra un imprenditore fallito, un uomo in bilico, un’attrice senza pubblico, una madre nata madre, una donna in continua trasformazione ed altre anime che vivono sospese e si cercano tra i bombardamenti e la solitudine di chi tenta di cambiare qualcosa in un’umanità offuscata.
Interpreti: Thomas Otto Zinzi, Marco Ubaldini, Guglielmo Frabetti, Caterina Marri
E con: Laura Frascarelli, Irene Bececco, Francesca Rambaldi, Riccardo Gambacorta
Con la partecipazione straordinaria degli ultimi due minatori della miniera del territorio Stelvio Murasecchi, Benigno Fabbi
Chitarra: Carlo Di Casola, Violoncello: Hanieh Akhlaghi, Movimenti coreografici: Chiara Cenciarini, Direzione di scena: Sacha Meriggioli, Drammaturgia ispirata: Monica de Padua, Guglielmo Frabetti, Aiuto Regia: Monica de Padua, Organizzazione: Marco Ubaldini
Info: www.progettominera.it
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