Nei fitti boschi dello spoletino, quello che resta di uno dei luoghi di culto del nostro passato
di Alessio Cao
Le piccole chiese di campagna hanno sempre un fascino unico, anche quando completamente abbandonate. Aiutano il visitatore a compiere un balzo indietro nel tempo, un viaggio in quel passato affascinante che è la nostra storia. Un tempo in cui questi luoghi erano vivi e frequentati, spesso fulcro della quotidianità e della religiosità dei nostri antenati.
Una di queste piccole meraviglie “dimenticate” è la chiesa di San Giovanni e Paolo, sita in località Mogliano di Spoleto, nei pressi di Crocemarroggia.
Collocata su un’altura boschiva abbastanza fitta, la chiesa risulta difficile da trovare e da raggiungere a causa del dislivello e della fiorente vegetazione. La chiesetta è composta da un’unica navata centrale e da un locale annesso lateralmente con probabili funzioni di sacrestia. Costruita in stile romanico, presenta al suo interno i resti dell’altare, qualche frammento di affresco non ben identificabile e diverse aperture nel pavimento, probabilmente ossari. Sopravvivono all’azione delle intemperie un’anta del portone di accesso e le mura perimetrali della struttura.
Per gli amanti della storia e dei trekking in natura, sicuramente una perla da visitare prima che il tempo ne cancelli le tracce.
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