Misteri e leggende si intrecciano nella seconda pinacoteca più importante dell’Umbria
Umbria dimenticata è una rubrica che nasce non solo per riportare alla luce delle realtà architettoniche, come castelli, chiese ed eremi di cui si è persa memoria, ma anche per raccontare quelle storie e quelle leggende che si narravano una volta davanti ai focolari, che si tramandano da generazioni e che ci parlano di realtà effimere. I loro protagonisti sono cavalieri, monaci, fantasmi e spettri della nostra amata regione.
La storia che ci accingiamo a narrare oggi, è ambientata a Città di Castello nella prima metà del 1500.
All’epoca una donna di umili origini, di nome Laura, fece innamorare un ricco e potente signore della città, Alessandro Vitelli.
Il Vitelli infatuato la invitò a vivere con lui nel palazzo Vitelli della Cannoniera dimora in cui precedentemente viveva con la moglie.
La “Sora Laura” rimaneva spesso sola in quelle stanze, che attualmente ospitano la pinacoteca comunale e passava il tempo ricamando fazzolettini.
Probabilmente provata dalla solitudine, Laura lasciava cadere in strada dalla finestra i sui fazzoletti appena creati e attendeva sorridente il passaggio di qualche bel giovane per attirare la sua attenzione e farlo entrare in casa.
Appena entrato il giovane veniva sedotto da questa si dice bellissima e seducente donna.
Al momento di accomiatarsi veniva accompagnato ad una seconda uscita per non farsi notare. In realtà, sotto i piedi del malcapitato, si apriva una botola che conduceva ad un profondo pozzo, nel cui fondo l’uomo trovava la morte trafitto da numerose lame.
Le sparizioni si moltiplicarono in città in quegli anni e si venne a creare un fitto alone di mistero intorno a questa bella quanto letale donna.
Resta ancora ignota la causa di morte di Laura.
La leggenda vuole che una volta il suo fazzoletto venisse raccolto dal fantasma del Vitelli che salito in casa la portò via con se nell’oltretomba, la storia probabilmente dice che scoperta dalla moglie del signore, fosse stata uccisa o fatta uccidere dalla donna tradita.
Negli anni a seguire, ed ancora oggi, sono in molti a giurare di aver visto il suo fantasma aggirarsi nelle stanze del Palazzo Vitelli della Cannoniera, all’interno della pinacoteca comunale, forse in cerca di pace dopo i terribili fatti che le sono stati imputati in vita.
Dalla leggenda non può che nascere la curiosità e quindi una visita a questo luogo di sicuro interesse oltre che per la storia, anche per le opere ammirabili nella pinacoteca e per una visita alla città tifernate, perla nascosta e a volte poco conosciuta della regione Umbria.
Alessio Cao – Due Mondi News
Foto: http://www.cittàdicastelloturismo.it
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