“Assoprol, campagna La nostra Umbria il tuo olio”
di Mariolina Altamura Savino
Chi vuole vivere l’esperienza dei nostri padri, non deve andare lontano.
Ma per chi giunge da lontano per assaporare l’Italia vera, autentica, genuina, a volte fare qualche chilometro in più, addentrandosi nelle amene campagne della verde Umbria, è cosa buona e giusta a giudicare dai risultati ottenuti. Mi riferisco alla serata appena trascorsa presso il Frantoio Rinalducci, protagonista Angela Canale con le sue meravigliose informazioni sulla storia dell’ulivo e un panel test di prima grandezza dove profumi di carciofo e odori di basilico e finocchio e erba tagliata di fresco, hanno trionfato sulle papille gustative quasi anestestizzate dal “piccantino” del moraiolo, frantoiano, San Felice, franto a dovere.
Produttori che uniscono sforzi e ricerca come Giuseppina Dolci, grande produttrice di legumi e farro, ha riscoperto la roveja, il farro, la cicerchia che è stata proprio quest’ultima, la protagonista della serata, con crostini di pane al forno e l’olio extravergine Rinalducci cucinata a puntino.
Il Frantoio Rinalducci esperimenta nuove cultivar, mantenendo sempre lo straordinario fruttato leggero e intenso come da tradizione. Innovazione e tradizione sono elementi essenziali per tramandare stile, gusto, buon vivere e accoglienza, l’Umbria per la sua posizione centrale è molto ricercata e attenersi agli standard qualitativi è oramai un dovere oltre che un piacere ci racconta la giovanissima figlia del titolare, la nostra famiglia ha puntato tutto sul Frantoio, ne abbiamo compreso le potenzialità e stiamo agendo in conformità con le esigenze del mercato non trascurando il grande valore della nostra storia.
Abbiamo ampliato la struttura, ed è possibile lavorare con il frantoio durante la frangitura e vendita dell’extravergine, e anche con le degustazioni molto apprezzate da italiani e stranieri.
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