L’intervento dei Carabinieri di Spoleto in sinergia con i sanitari del San Matteo degli Infermi
Nelle scorse giornate – si legge in una nota stampa del Comando Provinciale – i Carabinieri della Stazione di Spoleto, al termine dell’attività d’indagine, hanno proceduto a deferire in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Spoleto un giovane del luogo perché identificato quale presunto responsabile del tentativo di cessione di sostanza stupefacente.
Nel dettaglio il giovane si era presentato all’Ospedale cittadino consegnando agli addetti della portineria un sacchetto da far recapitare ad una persona che era lì ricoverata. Il personale sanitario prima di procedere alla consegna al destinatario si avvedeva che all’interno dell’involucro, oltre a capi d’abbigliamento, c’era una siringa e, ad una più attenta ispezione, anche una bustina contenente sostanza non meglio identificata.
Immediatamente – prosegue la nota dei Carabinieri – venivano informati del fatto i militari della Stazione Carabinieri Capoluogo che provvedevano al sequestro del materiale rinvenuto, l’identificazione del presunto spacciatore ed il successivo inoltro della sostanza oggetto dello scambio al laboratorio L.A.S.S. del Comando Provinciale dei Carabinieri di Perugia.
Le successive analisi di laboratorio consentivano di avere la certezza che la sostanza stupefacente fosse del tipo cocaina di livello di purezza elevato. Le indagini effettuate, hanno consentito il deferimento alla competente Autorità Giudiziaria del ragazzo trent’enne per l’ipotesi di reato di tentativo di cessione di sostanza stupefacente.
L’episodio vede ancora una volta centrale la sinergia istituzionale tra operatori delle forze dell’ordine, istituti scolastici, mondo dell’associazionismo, famiglie e personale sanitario (come in questo caso).
Le persone sottoposte ad indagini preliminari – conclude la nota- si presumono innocenti.
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