Il Cinéma Sala Pegasus, in occasione della 71ma Stagione Lirica Sperimentale di Spoleto, organizzerà nei giorni 21 e 22 settembre una rassegna cinematografica ad ingresso gratuito En attendant Carmen, proprio in attesa delle recite di Carmen di Georges Bizet in scena al Teatro Nuovo di Spoleto dal 22 al 24 settembre. L’opera francese, tra le più rappresentate al mondo, sarà diretta dal M° Laurent Campellone per la regia di Stefano Monti. La rassegna cinematografica, organizzata in collaborazione con l’Ente lirico spoletino, gioca con tre diverse interpretazioni del celeberrimo personaggio femminile. Si inizierà mercoledì 20 settembre (ore 17.30) con la proiezione del film-opera Carmen di Francesco Rosi con Julia Migenes-Johnson, Plácido Domingo e Ruggero Raimondi.
Giovedì 21 settembre alle ore 18.00 sarà la volta del film musicale statunitense Carmen Jones di Otto Preminger. Ambientato durante la seconda guerra mondiale, Carmen Jones è una trasposizione dell’opera composta da Georges Bizet e che vede protagonista un’operaia che lavora in una fabbrica controllata dall’aviazione americana. Infine, sempre giovedì, alle ore 21.30 verrà proiettato Carmen: A Hip Hopera di Robert Townsend. Come si evince dal titolo, si tratta di un lungometraggio in chiave hip hop, il cui cast è composto in gran parte da rapper e gangster che ripercorrono la storia della bella gitana spagnola: Carmen, interpretata da Beyoncé Knowles.
Prosegue la Stagione Lirica Sperimentale con L’impresario delle canarie, due intermezzi buffi di Domenico Sarri su libretto di Pietro Metastasio in scena venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 settembre presso il Teatro Caio Melisso di Spoleto. Protagonisti di questa prima rappresentazione in tempi moderni, i personaggi del mondo dell’opera, dai cantanti, ai compositori fino a poeti ed impresari con i loro vezzi e manie. Ci si accorgerà che il mondo dello spettacolo ha un lato comico che non ha età: le situazioni settecentesche lasciano intravedere in filigrana dei comportamenti umani sempre attuali, messi in ridicolo in modo autoironico dagli “addetti ai lavori” di qualche tempo fa.
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