Tari, Bececco: “L’amministrazione vuole limitarsi ad invertire le quote della parte variabile. Famiglie ulteriormente gravate senza aiutare le aziende”

  • Letto 558
  • La Capogruppo di Spoleto Popolare: “Nel prossimo consiglio comunale si tratteranno delibere fondamentali: dalle aliquote dei tributi locali alla modifica della gestione delle entrate comunali, fino all’imposta di soggiorno”


    Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

    Sarà un consiglio comunale, il prossimo, estremamente importante per il tessuto sociale della nostra città, indicativo circa la reale volontà politica di questa amministrazione e della sua visione. All’ordine del giorno, infatti, ci sono le aliquote e i regolamenti relativi a tutte le imposte locali, a cominciare dalla Tari per finire con la gestione delle entrate comunali e l’imposta di soggiorno. E proprio dalla Tari voglio partire visto che questa mattina, in commissione Bilancio, un’insolita maggioranza – con il solo presidente Ranucci favorevole a fronte dell’astensione di tutti i commissari – ha approvato l’inversione delle quote relative alla parte variabile, infliggendo alle famiglie l’onere del 55% e lasciando le utenze non domestiche con il 45% del totale.
    Nel dettaglio, l’amministrazione comunale porterà in consiglio la volontà di scambiare tra abitazioni e aziende le percentuali delle aliquote relative alla parte variabile della Tari: se, fino a ieri, alle famiglie toccava il 45% di tali quote e alle realtà produttive il 55%, qualora il consiglio approvasse la proposta di delibera tali percentuali verranno invertite, come suggerito nella mozione di Fratelli d’Italia approvata tre mesi fa.

    Tutto ciò premesso, appare evidente come l’amministrazione di Spoleto, a differenza di altre realtà, non ha inteso fare nulla di concreto per sostenere le imprese del territorio, malgrado le richieste reiterate dall’associazionismo di categoria e dalle forze politiche, comprese quelle di maggioranza. Non appare azzardata, come avvenuto altrove, l’ipotesi di istituire a bilancio un fondo di sostegno, se non altro per abbattere l’onere fiscale derivante dalla Tari per le attività in difficoltà, senza andare a gravare in modo così massiccio sulle famiglie. Limitarsi ad invertire le percentuali tra abitazioni e utenze non domestiche senza predisporre ulteriori misure vuol dire, a mio avviso, mantenere l’intero aggravio fiscale sulla comunità spoletina. Di più: aumentando la quota-parte delle abitazioni, di fatto, il Comune si garantisce il gettito, visto che le famiglie non chiudono come, purtroppo, a volte succede per le realtà produttive. Evidentemente questa amministrazione non ha considerato, tra le proprie priorità per il 2020, il sostegno reale all’economia del territorio, che poi altro non è che un semplice aspetto di buonsenso, sul quale le forze di maggioranza e opposizione concordano.
    Discorso simile per le delibere successive, relative alla gestione delle entrate comunali e all’imposta di soggiorno. Da ogni dove pervengono alla giunta de Augustinis richieste di attenzione e sostegno al delicato tessuto socio-economico del territorio: fino ad oggi tutte inascoltate. Come capogruppo di Spoleto Popolare ricordo alla giunta che, in commissione Normativa, tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione hanno approvato l’emendamento presentato dalle associazioni di categoria, non rispettato nella sua pienezza nella proposta di delibera di consiglio comunale.
    Per l’imposta di soggiorno, infine, invece di venire incontro agli albergatori che hanno subito un lungo stop durante il lockdown, addirittura si propone di estenderla dai primi quattro giorni all’intero soggiorno in struttura, con il risultato di avere un minimo introito per il Comune ma anche, contestualmente, di offrire una cattiva immagine agli occhi delle agenzie di viaggio e del turismo in generale.
    Di tutte le proposte che andranno in discussione nel prossimo consiglio comunale, non ve n’è una che vada a sostegno delle realtà economiche e commerciali della città e del suo territorio, a testimoniare quanto questa amministrazione non viva a contatto con la realtà di Spoleto e i suoi problemi quotidiani.

    Maria Elena Bececco, Capogruppo Spoleto Popolare

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    Aurelio Fabiani 2024-04-05 21:43:38
    Delle vostre sceneggiate non ce ne frega niente. Ce lo ridate l' ospedale o no!
    Aurelio Fabiani 2024-03-30 00:34:34
    I cerotti non nascondono le amputazioni, neanche i campagna elettorale. La città di Spoleto vuole il ripristino di tutti reparti.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-19 21:39:22
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    Aurelio Fabiani 2024-03-11 09:58:47
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