“Era l’ultimo comparto che rimaneva da smantellare dopo Sanità e Sviluppo economico”
Rischia di passare in secondo piano, sommersa dalla miriade di annunci e dichiarazioni in piena campagna elettorale, la notizia dei gravi tagli operati dalla Regione nei confronti degli istituti e delle fondazioni che promuovono cultura in Umbria. “In realtà – dichiara Filippo Ugolini, candidato in consiglio regionale con Forza Italia per Tesei Presidente – si tratta di un aspetto che coinvolge il tessuto sociale di questa regione sul piano culturale, turistico, economico e lavorativo.
E’ intollerabile – prosegue il candidato azzurro – che nella regione del Festival dei Due Mondi e del Teatro Lirico Sperimentale, un territorio che si vanta di essere polo del turismo “slow” e culturale, l’ente regionale destini neanche lo 0,001% del bilancio alla cultura e a chi la promuove. Una Regione che non investe su questo importante asset è destinata inevitabilmente a soccombere, tanto dal punto di vista economico quanto sotto l’aspetto attrattivo e, di conseguenza, demografico”.
E’ fatto noto che la Regione Marche ha annunciato un investimento specifico di 4 milioni di euro per la promozione e valorizzazione delle Marche in Italia e all’estero nel triennio 2018-2020. Promozione tesa ad evitare che i turisti connotino i territori marchigiani solo come la regione del terremoto, e tutta la campagna di comunicazione e promozione turistica del territorio verrà riparametrata a tale fine.
“Bisogna guardare a questi modelli di riferimento se vogliamo davvero uscire dal forte isolamento e chiusura perpetuata da chi ha amministrato la Regione Umbria sino ad oggi” – Continua Ugolini. “E’ facile, adesso, proporre la candidatura di un uomo che ha fatto dell’impresa turistica la sua forza, come se ciò bastasse a cancellare, in un attimo, decenni di politiche fallimentari sotto l’aspetto della promozione territoriale. Gli umbri non sono certo miopi quanto coloro che li amministrati fino a ieri”.
La proposta del candidato azzurro al riguardo prevede una promozione regionale globale, che non lasci indietro nessun territorio ma che valorizzi le numerose eccellenze locali, sottolineandone peculiarità e identità pur inserite in un contesto regionale riconoscibile e integrato.
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