Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Storie di ordinaria follia. Nell’abisso in cui sono precipitati i diritti dei lavoratori del terzo millennio, evidentemente non basta ricevere il danno della Naspi per un’azienda nata per volere della politica e delle istituzioni con propositi ambiziosi; no, occorre anche subire la beffa. E così capita che un lavoratore Fils non riceva neanche la Naspi, a differenza di 20 suoi colleghi regolarmente iscritti. G. M. era appena rientrato dalla malattia, per una semplice gastrite, quando la Fils lo ha licenziato. Tuttavia l’Inps non si è fidata della chiusura della malattia coincidente con il licenziamento, e così ha subordinato la concessione della Naspi all’esito della visita della commissione sanitaria, composta da un presidente e da tre medici.
Trascorsi tre mesi, durante i quali ovviamente G. M. non ha percepito alcun ammortizzatore sociale, si è tenuta la visita della commissione come richiesto dall’Inps.
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Ovviamente il lavoratore è stato dichiarato guarito, anche perché se una gastrite diagnosticata non guarisce in 90 giorni ci sarebbe da aprire ben altro
quadro clinico… Del resto G. M. era già guarito alla data della chiusura della malattia. E quindi? E quindi, non paga evidentemente dei soldi pubblici gettati alle ortiche per la commissione sanitaria, ora l’Inps accampa nuove scuse sostenendo di voler verificare la regolarità contributiva dell’azienda che ha licenziato il dipendente, vale a dire la Fils srl di Foligno, società partecipata dell’omonimo comune. Peccato che lo stesso Inps dimentichi che altri 20 colleghi di G. M. sono già in Naspi, senza che si sia verificato alcun problema.
C’ è poco da ridere, in tutta questa vicenda. Nel frattempo a G.M. è arrivato lo sfratto per morosità dell’affitto e l’avviso di sospensione di tutti i servizi: elettricità, telefono e gas. Come verrà risarcito questo cittadino? Da chi? Qual è la professionalità dei funzionari Inps di Foligno? La Confsal-Fesica, nella persona del commissario straordinario regionale e segretario provinciale di Perugia Carlo Ugolini, chiede al direttore e ai responsabili dell’Inps regionale di prendere provvedimenti, in una struttura che indubbiamente necessita di essere valutata nella sua gestione.
Il Segretario Provinciale Confsal – Fesica
Carlo Ugolini
Immagine da Internet
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