Spoleto63, ecco il manifesto del Festival dei Due Mondi firmato dal fotografo Paolo Roversi

  • Letto 2200
  • L’annuncio del direttore artistico Giorgio Ferrara 

    Dopo Fabrizio Ferri e David LaChapelle, è il fotografo Paolo Roversi a firmare il poster della edizione 2020 del Festival dei Due Mondi di Spoleto. Giorgio Ferrara – che alcuni giorni fa aveva annunciato la notizia insieme al cartellone della manifestazione – oggi presenta l’immagine che simboleggerà e guiderà la comunicazione della 63a edizione. Universalmente noto per i suoi ritratti suggestivi e un linguaggio visivo classico, quasi intimo, vincitore di prestigiosi premi di settore e considerato uno dei fotografi di moda più affermati nel panorama contemporaneo internazionale, Paolo Roversi ha creato per il Festival un’immagine rigorosamente in bianco e nero, che esalta il legame indissolubile fra passato e presente. Il teatro è il luogo imperituro dell’abbraccio, del sogno che può e deve andare avanti.
    Nato a Ravenna nel 1947, Paolo Roversi è considerato oggi uno dei fotografi di moda di maggior talento e dallo stile più personale e facilmente riconoscibile. Comincia ad interessarsi alla fotografia molto presto, negli anni dell’adolescenza, nel 1964, durante una vacanza con la famiglia in Spagna. La nascente passione lo spinge ad allestire una camera oscura nella cantina della sua casa, dove sviluppa e stampa i primi scatti in bianco e nero. Inizia il suo apprendistato con un fotografo locale, Nevio Natali, e nel 1970 inizia a lavorare come fotoreporter per la Associated Press.

    Fra i suoi primi incarichi, viene inviato a seguire i funerali di Ezra Pound a Venezia. Nello stesso anno apre con un amico, Giancarlo Gramantieri, il suo primo studio di ritrattista a Ravenna, dove fotografa le celebrità locali e le loro famiglie. Nel 1971 incontra casualmente Peter Knapp, direttore creativo della rivista Elle, che gli consiglia di trasferirsi a Parigi, città dove giunge nel 1973 e che non lascerà mai più. Nei primi anni di soggiorno a Parigi, lavora ancora come fotoreporter per la Huppert Agency. Nello stesso periodo inizia a conoscere il mondo della moda e a scoprire i lavori di Richard Avedon, Irving Penn, Helmut Newton, Guy Bourdin e diversi altri grandi maestri del ritratto e della fotografia di moda.

    Roversi si mette in proprio lavorando inizialmente per Elle e Depeche Mode. La sua prima pubblicazione importante è su Marie Claire, ma la consacrazione definitiva arriva nel 1980, quando firma la campagna pubblicitaria di Christian Dior. È lo stesso anno in cui inizia ad utilizzare la Polaroid formato 20×25 che definirà il suo inconfondibile e personale stile. Rimane sempre fedele al grande formato e alla consuetudine di fotografare in studio. Dopo alcuni anni in cui allestisce lo studio in una delle camere delle sue varie abitazioni sulla rive gauche, nel 1981 trasferisce il suo studio in rue Paul Fort, 9 dove tutt’oggi lavora. Gli anni ‘80 si rivelano propizi per Roversi: in quel periodo l’industria della moda è in cerca di fotografi in grado di esprimere un lavoro personale e creativo per i loro cataloghi e campagne. In particolare collabora con Comme des Garçons, Yohji Yamamoto, Romeo Gigli ed è grazie a queste collaborazioni che raggiunge la notorietà, fotografando le più belle donne e modelle del panorama internazionale della moda sia nei ritratti che nei nudi. Ha lavorato e continua a lavorare per le più importanti riviste di moda del panorama internazionale oltre che per gli stilisti più noti. Durante i suoi 40 anni di carriera come fotografo, Roversi ha pubblicato numerose opere, tra cui Angeli, Libretto, Nudi, Studio e Secrets, e il suo lavoro è stato esposto nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo. Paolo Roversi è il primo fotografo italiano ad aver firmato un Calendario Pirelli. Presentato nel dicembre scorso, il titolo dell’edizione 2020 è “Looking for Juliet” e ha fra le sue protagoniste Emma Watson, Kristen Stewart, Claire Foy, Mia Goth, Indya Moore…

     

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    Aurelio Fabiani 2024-04-05 21:43:38
    Delle vostre sceneggiate non ce ne frega niente. Ce lo ridate l' ospedale o no!
    Aurelio Fabiani 2024-03-30 00:34:34
    I cerotti non nascondono le amputazioni, neanche i campagna elettorale. La città di Spoleto vuole il ripristino di tutti reparti.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-19 21:39:22
    TESEI E IL GOVERNO REGIONALE DI LEGA, FORZA ITALIA, FRATELLI D'ITALIA STANNO PER CONCLUDERE L' OPERA DI CANCELLAZIONE DEL SAN.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-11 09:58:47
    Avete già firmato il 22 ottobre 2020, con la chiusura dell' Ospedale San Matteo. Ci basta quella per conoscere gli.....
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