Spoleto, successo per la due giorni con Nacera Belaza

  • Letto 2840
  • La coreografa ha incantato il pubblico alla Rocca Albornoziana

    Emozionante, la due giorni a Spoleto con la coreografa franco-algerina Nacera Belaza arrivata in Umbria dopo essere stata in diverse parti del mondo ed avere danzato al Panthéon di Parigi, nell’ambito della rassegna “Monuments en Mouvements”. Venerdì 4 e sabato 5 ottobre 2019 Nacera Belaza ha incantato il pubblico alla Rocca Albornoziana di Spoleto in uno dei siti più emblematici della città umbra con uno spettacolo ed una conferenza. Venerdì sera la coreografa e danzatrice ha portato in scena la sua intensa e suggestiva performance “Le Cri” (L’Urlo), lavoro coreografico creato nell’ambito delle “Rencontres Chorégraphiques Internationales de Seine-Saint-Denis” 2008 Prix de la Révélation chorégraphique de l’année 2008. “Le Cri” è stato presentato nell’ambito del festival “Monuments en Mouvements”, rassegna dei Monuments Nationaux francesi. A Spoleto è stato accolto con grande interesse e partecipazione: “All’inizio ero un po’ confuso – ha commentato uno spettatore – ma poi ho capito il significato dello spettacolo ed è stato emozionante”. La performance inizia in uno spazio in penombra con un flebile suono e un lontano vociare, poi è un crescndo di suoni, musica, ritmo e movimenti ripetuti in modo ossessivo ma armonico. Straordinaria l’immagine finale proiettata sul fondale nero con il gruppo della compagnia Nacera Belaza che si muove sincronicamente. In scena, Dalila Belaza e Nacera Belaza, creazione video e colonna sonora sono di Nacera Belaza con un montaggio musicale di vari autori tra cui Maria Callas e Amy Winehouse. Suono e luci di Christophe Renaud, montaggio video di Corinne Dardé per una produzione della stessa Compagnie Nacera Belaza. Una vera opera d’arte non solo coreografica ma anche visuale. Presente tra il pubblico una rappresentanza dell’Ambasciata di Francia in Italia e anche l’assessore alla cultura del Comune di Spoleto, Ada Urbani: “Siamo felici e onorati – ha detto l’assessore – di ospitare questo spettacolo ‘Le Cri’ della Compagnia Nacera Belaza che è stato sostenuto dall’Ambasciata Francese – Institut français a Roma, Francia in Scena e Teatro Stabile dell’Umbria che ringraziamo e speriamo che la collaborazione con l’Ambasciata possa continuare grazie alla collaborazione di Carole Magnini con il suo Festival Rendez Vous”.

    L’evento, organizzato nell’ambito del Festival “Rendez-Vous” dell’associazione Evidanse diretta da Carole Magnini, era in collaborazione con Ambasciata Francese – Institut français a Roma e Francia in Scena, Teatro Stabile dell’Umbria, Museo Nazionale del Ducato-Rocca Albornoziana di Spoleto, ed inserito nella programmazione degli eventi del Comune di Spoleto con la collaborazione dell’Istituto di istruzione superiore “Sansi-Leonardi- Volta” di Spoleto, di Sistema Museo e della Fidapa Sezione Spoleto. Nell’ambito dei progetti didattici che propone il Festival Rendez Vous, la mattina di sabato 5 ottobre c’erano anche i ragazzi delle classi quarte del Liceo Linguistico e del Liceo Artistico dell’Istituto di istruzione superiore “Sansi-Leonardi- Volta” di Spoleto, ad incontrare Nacera Belaza e nel corso di una conferenza hanno posto diverse domande all’artista in merito al suo lavoro: “Il primo obiettivo che mi pongo quando inizio una coreografia – ha detto agli studenti Nacera Belaza – è quello di modificare lo spazio e il tempo sul palco”. I ragazzi dei licei spoletini che hanno partecipato al progetto realizzeranno un reportage con foto-video sullo spettacolo oltre che l’intervista alla coreografa. Il prodotto sarà diffuso e presentato nelle varie iniziative di Rendez Vous in Italia e in Francia.
    “Rendez Vous” è un progetto per la valorizzazione dell’ambiente, del patrimonio paesaggistico, culturale e artistico attraverso la Danza e l’Arte svolgendosi prevalentemente in monumenti, nei musei, nei siti patrimoniali, in spazi urbani, spazi naturali, portando la danza fuori dai luoghi convenzionali e andando incontro al pubblico. E’ un contenitore artistico che propone dal 2012, spettacoli e progetti artistici, culturali e didattici, mettendo in scena sia giovani artisti emergenti che scuole pubbliche e private, ma anche personalità di fama nazionale e internazionale. La manifestazione, in collaborazione con Ambasciata Francese-Institut Français a Roma, s’impegna a riattivare o sviluppare collegamenti artistici, storici, culturali e turistici tra Italia e Francia.

    La Compagnia Nacera Belaza è una delle compagnie più innovative nel panorama internazionale della danza contemporanea. Danza che certe volte è una “non danza”, fatta di studi sul corpo e sul movimento che superano il concetto di coreografia, È il caso sicuramente di “Le Cri”, creazione del 2008 presentata dalla francese Compagnia Nacera Belaza e già vista in mezzo mondo. La coreografa, insieme alla sorella, parte dalle proprie origini islamiche (geograficamente algerine) e ci propone uno spettacolo essenziale e concettuale.
    La danza (il movimento!) diventa immagine di libertà e di evasione. Due movimenti circolari, intensi e ripetitivi. Anzi ossessivi. Che ricominciano di volta in volta, sia quando le due danzatrici arrivano fin davanti alla platea, sia quando in un video (e sono addirittura cinque donne), grazie a un effetto digitale, vanno sempre più veloce, sempre più veloce fino a diventare figure informi. Movimenti circolari che si ripetono, così uguali eppure dalle sfaccettature così diverse, sulla musica, tra gli altri, di Maria Callas e Amy Winehouse, sacro e profano.
    Una ricerca rigorosa e affascinante. Il risultato è un percorso coerente che parte dal buio della sala e del corpo, fino ad arrivare all’estasi cinetica, alla deflagrazione. Girotondo come fuga, gesto di libertà. Girotondo come antico rito religioso proiettato nel terzo millennio. Provocazione anche, forse.

    Nata in Algeria, Nacera Belaza ha vissuto in Francia dall’età di cinque anni. Dopo aver conseguito gli studi in lettere moderne presso l’università di Reims, nel 1989 ha creato una propria compagnia di danza. Nel Gennaio del 2015 è stata nominata “Chevalier des Arts et des Lettres” (cavaliere dell’ordine delle Arti e della Letteratura) dal ministero della cultura francese. Entra a far parte del mondo della danza come interprete autodidatta, e sviluppa un tipo di coreografia che dà origine, in un progresso interiore, a una vera consapevolezza del corpo, di spazio e di vuoto dentro sé stessa. La ripetizione del gesto, la sua infinita lentezza, il dilatarsi del tempo. La Compagnia Nacera Belaza presenta regolarmente i propri lavori in Europa, Africa, Asia e Nord America. Attualmente, grazie alle attività della sua compagnia in Francia, ha fondato una cooperativa artistica in Algeria. La coreografa franco-algerina, di cultura musulmana, cerca da sempre con la sua compagnia nuovi modi per conciliare la fede con l’arte del movimento, scavando pazientemente il proprio cammino nell’universo della danza contemporanea. Un processo iniziato oltre 15 anni fa con A ciascuno la sua chimera fino a giungere, in piena maturità, a quest’ultimo lavoro nato nel 2008 e presentato con successo nel 2009 a Gerusalemme, Zurigo, Berlino, Il Cairo, al festival di Avignone e in programma al Danspace Project di New York.
    La compagnia è sostenuta dal Dipartimento regionale per gli affari culturali dell’Ile-de-France – Ministero della Cultura e della Comunicazione nell’ambito del programma delle Compagnie e gruppi nazionali e internazionali (CERNI) e la regione Ile-de-France di cui sotto permanenza artistica e culturale. È supportato da ONDA e ARCADI per la sua trasmissione sul territorio francese e dall’Istituto francese per la sua diffusione all’estero.
    Nacera Belaza nelle sue creazioni non smette mai di mettere in questione “il gesto della danza”, e di nutrire il suo lavoro attraverso il contributo sostanziale della sua duplice appartenenza culturale, quella francese e quella algerina. “Cerco il movimento stesso, un movimento incontrollato e non vincolato, un movimento libero e aperto. Per avere un corpo neutrale e disponibile, per ascoltare lo spazio attorno ad esso. Per sentire lo spazio, prenderlo in consegna e investirlo”.
    Nello spettacolo minimalista ed espressivo di Nacera Belaza convivono magicamente l’ascesi e il piacere, lo spiritualismo e una discreta forma di sensualità, lungo il dipanarsi di un grido interiore di libertà.
    A prima vista, l’incontro della danza con un luogo storico può sembrare inaspettato. Come accogliere del movimento, arte viva ed effimera in un monumento storico che ha a vedere con lo spazio sacro e immutabile? Eppure, l’architettura e la danza hanno una natura comune, quella di modellare lo spazio e regolare i flussi. Entrambi occupano un posto, schierato o ritirato nello spazio e ci danno a vedere una temporalità propria attraverso le nozioni di traccia, memoria e di trasmissione.

    Share

    Related Post

    Related Blogpost

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Commentiultimi pubblicati

    Aurelio Fabiani 2024-04-05 21:43:38
    Delle vostre sceneggiate non ce ne frega niente. Ce lo ridate l' ospedale o no!
    Aurelio Fabiani 2024-03-30 00:34:34
    I cerotti non nascondono le amputazioni, neanche i campagna elettorale. La città di Spoleto vuole il ripristino di tutti reparti.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-19 21:39:22
    TESEI E IL GOVERNO REGIONALE DI LEGA, FORZA ITALIA, FRATELLI D'ITALIA STANNO PER CONCLUDERE L' OPERA DI CANCELLAZIONE DEL SAN.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-11 09:58:47
    Avete già firmato il 22 ottobre 2020, con la chiusura dell' Ospedale San Matteo. Ci basta quella per conoscere gli.....
    Trevi, al via domani in Umbria una due giorni di convegno sul tema "La cooperazione internazionale come strumento di sviluppo". Notizie da entrambi i mondi - GORRS 2024-02-29 23:47:10
    […] Source link […]