Tanti messaggi sui social per ricordarlo
(DMN) Spoleto – La città del Festival perde un pezzo della sua storia recente. Un volto familiare, un sorriso inconfondibile ed una simpatia contagiosa. Oreste Fienauri non c’è più: si è spento ieri all’età di 84 anni , dopo una vita vissuta a pieno e dopo aver lasciato numerosi ‘segni’ del suo passaggio. Per questo Oreste non sarà dimenticato.
Nelle scorse ore, appena appresa la notizia, il più famoso dei social network è stato invaso da pensieri e saluti ad Oreste. Ne riportiamo qualcuno:
Sergio Grifoni – Caro Oreste, te ne sei andato in silenzio, senza neanche balbettare, con lo sguardo rivolto verso quel Monteluco che ha impreziosito gli anni della tua adolescenza.
D’altra parte ieri non pioveva e il bel tempo non ha mai inceppato la fluidità delle tue parole.
Faceva parte del tuo personaggio.
“Balbetta Oreste?”
“No”
“Allora non piove!!!”
Quante risate insieme per questa tua incontrollabile caratteristica.
In questi ultimi mesi però non avevi tanta voglia di scherzare, avendo sostituito la caparbietà del tuo essere sempre ai nastri di partenza, con la consapevolezza dell’essere arrivato al traguardo.
Quante corse e quanta strada hai percorso nella tua vita frenetica!
Tu, figlio di partigiano, cresciuto nella dignità e nel senso umano della vita, senza pregiudizi o steccati ideologici.
Mentre oscillavi a penzoloni fra i tralicci dell’Azienda Elettrica, tra fili di rame e valvole di ceramica, controllavi da lontano Renzo, Nicolizio e Gaetano, impegnati a servire Peroncini, Coca Cola e caffè, tra i tavolinetti sparsi qua e là intorno alla mitica rotonda della Casina dell’Ippocastano. La tua briosità svettava fra quei giovani con gli occhi nascosti dietro invidiabili Ray-ban, le ragazze con le gambe esaltate da gonne che non c’erano, con la caratterizzazione sociale immortalata nei giubbini di pelle, negli Eschimi impellicciati, nelle mitiche Lacoste, nei pantaloni a campana e nelle orme magiche lasciate dalle preziose Timberland.
Tu avevi una parola simpatica per tutti, anche per chi, non avendo in tasca nemmeno dieci lire per consumare, restava comunque incollato in quelle sedie intrecciate da appiccicosi fili di plastica colorata.
Tu, sempre giovane fra i giovani.
Anche quando avviasti per loro la prima Sala Giochi di Spoleto, in quei locali di via Porta Fuga, ancora annebbiati dai fumi vaporosi della tintoria Faioni. Quanto hai corso, e non soltanto col pensiero e con la fantasia.
Chilometri e chilometri su quella bicicletta che mai ti abbandonava, fra i tuoi amici ciclisti coi quali condividevi sfide e sfottò, e con i quali parlavi del più e del meno, ma quasi sempre di quel grande Torino che ha fatto palpitare il tuo cuore sportivo. Lo facevi con maggiore cognizione di causa, anche quando smistavi i giornali nell’edicola di piazza Vittoria, per dare una mano spontanea al tuo amico Gianni, alternandoti con Lillino, Nemmi e Cesaretti. Alla base del tuo frenetico fare, c’era sì l’innato spirito affaristico, ma albergava soprattutto il senso della generosità.
Non ti risparmiavi, per esempio, immerso in quella tuta giallo paglierino, per far riuscire al meglio la tradizionale Corsa dei Vaporetti.
Non stavi sul balcone a guardare, o a pavoneggiarti sul palcoscenico del compiacimento, ma sgattaiolavi fra una curva e l’altra con la malconcia motoretta, per sistemare le balle, posizionare le transenne, legare le strisce, litigare con tutti gli addetti ai lavori, solo con lo scopo di poterci poi far pace.
La tua immensa generosità si è però materializzata nell’Avis, nella nostra Avis.
Prima come assiduo donatore di sangue: sempre pronto e disponibile, senza scuse o giustificazioni. Sei stato uno dei primi, insieme ad Antonio Gauzzi e Filiberto Profili, a superare le cento donazioni, meritando la croce d’oro dell’Associazione, il massimo riconoscimento che si poteva conquistare. Poi come non ricordare il tuo ruolo di dirigente avisino, per anni insostituibile punto di riferimento per noi che eravamo chiamati più a pensare che a fare.
Per fortuna che c’eri tu!!!! Quanti ricordi insieme.
Le gite sociali a ridosso della Pasqua; le passeggiate programmate verso il Monteluco; le Feste del Donatore; le cene sociali con i donatori e quei biglietti della lotteria che spuntavano dalle tue tasche senza mai esaurirsi; i panettoni da omaggiare per il Natale; le tue scontate sceneggiate nelle riunioni seguite dall’altrettanta uscita dalla stanza.
Non te lo abbiamo mai confessato, ma lo sapevamo che saresti ritornato il mattino seguente come se nulla fosse stato.
Tutto questo, caro Oreste, ci mancherà.
E non verrà meno solo questo tuo passato con noi, ma quello che ancora avresti potuto donarci.
Ciao amico mio, anche se lassù non balbetterai più, per noi, senza di te, il cielo non tornerà più sereno come prima.
Corsa dei Vaporetti – Ciao Oreste,
amico, compagno. Ci hai insegnato quello che significa l’impegno disinteressato. Ci hai costretti tante volte a fare delle cose al di sopra delle forze perché, dicevamo, se ce la fa lui perché non dovremmo farlo noi.
Tu che a ottant’anni andavi in bicicletta, spostavi centinaia di balle, senza lamentarti mai perché la fatica ti è sempre piaciuta.
Ciao Oreste, te ne sei andato lasciando un vuoto enorme.
E adesso chi ci spronerà ? Chi ci dirà facciamolo ?
Speriamo che tu possa farlo lo stesso da lassù. Magari li il Torino uno scudetto lo vince.
Ciao Ore’ tanto ci rivediamo prima o poi.
MTB Club Spoleto e SSD La SpoletoNorcia – Se ne è andato un pezzo di storia della città di Spoleto e della storia ciclistica di Spoleto. Ma soprattutto… una brava persona. Mancherà a tutti per la sua innata simpatia, impegno nell’associazionismo e per la sua generosità. Ciao Oreste, Spoleto non ti dimenticherà
CT SpoletoBike – La ASD CT SpoletoBike , si stringe intorno alla famiglia Fienauri per la scomparsa dall’amico Oreste . Amico e ciclista , nonché Socio Fondatore del nostro gruppo . Fai buon viaggio.
La redazione di Due Mondi News si stringe attorno alla famiglia di Oreste in questo momento di dolore.
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