Un incontro pubblico in ricordo del poeta spoletino Ezio Valecchi, attraverso una serie di interventi e di contributi critici per evocare e celebrare, in occasione del 10° anniversario della morte, la figura umana e poetica di uno dei rari esponenti della lirica popolare in dialetto, prezioso e icastico cantore del mondo contadino.
Si chiama “EZIO C’ARCONTA – IL MONDO E LA POESIA DI EZIO VALECCHI” l’appuntamento, a cura della biblioteca “G. Carducci” e dell’assessorato alla Cultura del Comune , in programma sabato 7 settembre (ore 17.00) a palazzo Mauri.
L’evento è nobilitato dalla presentazione di un’opera inedita del poeta. Si tratta di un manoscritto autografo, in dialetto spoletino, di oltre 800 pagine, dal titolo “Da n discurzu jémo all’andru – Autobiografia di un mezzadro. 1929-1979”. La Biblioteca “G. Carducci” possiede una copia fotostatica del manoscritto, donata da Lamberto Gentili, curatore editoriale di varie opere di Valecchi. Lo stesso Gentili ha realizzato e affidato alla biblioteca anche una parziale trascrizione dattiloscritta di tale autografo.
L’incontro di sabato 7 settembre, inserito nella rassegna “Accade d’estate a Spoleto“, è strutturato come una successione di testimonianze e di approfondimenti, inframmezzati da alcune letture dalla produzione poetica di Valecchi.
Dopo i saluti istituzionali dell’assessore alla cultura Danilo Chiodetti, sono previsti una serie di interventi che contribuiranno a tracciare un profilo umano e poetico di Valecchi, soffermandosi anche sulla dimensione linguistico-poetica ed espressiva, rara eredità testimoniale e identitaria di un mondo che va scomparendo, oltre ad offrire un inquadramento e una contestualizzazione dell’immaginario poetico di Velecchi in rapporto alla cultura contadina e alla storia delle tradizioni popolari.
Intervengono i professori Luciano Giacchè, Roberto Martinelli, Enrico Cerquiglini. Presente anche Laura Milani, nipote di Valecchi.
Le letture sono a cura di Sandro Fiorelli, Vania Ficola e Leonardo Bernacchia.
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