(DMN) Spoleto – riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa a firma di Ramona Mihai, presidente del Coordinamento per i Migranti e dell’associazione romena
Ziua Unirii:
La violenza delle parole
Siamo tutti liberi di esprimere i nostri pensieri, ma alcune volte le parole diventano così pesanti, ma così pesanti, da far sentire dentro un Dolore. Ecco cosa abbiamo provato noi dell’associazione Coordinamento per i Migranti nel leggere il post ..si Quel post… dove si parla delle persone apostrofandole con il termine “negracci”..”trippe piene”…
E allora ci siamo interrogati se la storia non ci abbia insegnato niente!!! l’orrore del secolo scorso con l’odio che ha trovato la sua espressione nel nazionalismo più mostruoso che ha tolto dignità e la vita a tante persone innocenti …
Quell’odio ha trovato le sue basi nella speculazione della Paura dell’altro, sulla
paura di non Avere o di perdere la propria Identita’ il proprio Essere, quella
paura ha trasformato uomini ,in sudditi barbari e in bestie.
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L’identità la si trova guardando e condividendo con gli Altri. Se vedi in dei
profughi lo “Schifo”, la puzza della “Povertà” e tutto il male del Mondo, allora si è perso completamente l’essere Umano che c’è in NOI, qualunque sia il tuo lavoro o ruolo..nella società, non ci si deve dimenticare che la violenza delle parole possono portare alla perdita totale della nostra Umanità .Le persone sulla nave Diciotti hanno vissuto l’inferno e non meritano la nostra indifferenza ma solo la nostra Umanità, solidarietà ed accoglienza, senza mai dimenticare che i Popoli Emigrano da sempre, per cercare un futuro Migliore e che la nostra Amata Terra è di Tutti.
Ramona Mihai
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