Spoleto, complesso del Duomo: inaugurazione della Sala “La bellezza ritrovata”

  • Letto 783
  • Ospiterà alcune opere restaurate dopo i terremoti del 2016, in attesa di tornare negli edifici sacri di provenienza una volta restaurati o ricostruiti


    Venerdì 29 ottobre 2021 alle ore 16.00, in occasione del V anniversario del terremoto 2016, l’archidiocesi di Spoleto-Norcia inaugura la sala “La bellezza ritrovata” che ospiterà ventidue opere d’arte ferite dai terremoti del 2016 e recentemente restaurate grazie al lavoro costante e scrupoloso dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria. Il pomeriggio inizierà alla Manna d’Oro con i saluti istituzionali e poi si potrà visitare la sala, alla quale si accede dall’interno della Basilica Cattedrale e che sarà parte del percorso museale “Arte dello Spirito, Spirito dell’Arte”. La sala è stata realizzata grazie al contributo della ALES (Arte Lavoro e Servizi S.p.A.), società in house del MIC Ministero della Cultura, impegnata da oltre quindici anni in attività di supporto alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale.

    «L’impegno generoso di numerosi patrons – afferma Stefania Nardicchi, conservatore del Museo diocesano – ha reso possibile il recupero filologico delle opere danneggiate. Tutti i restauratori coinvolti hanno dimostrato grande professionalità e ingegno, riuscendo a “mettere insieme” frammenti talvolta più piccoli di un francobollo, ricostruendo il pezzo originario senza comprometterne la funzionalità e la bellezza».

    L’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo ha fortemente voluto dare un segno di vicinanza alle comunità colpite dal terremoto destinando questa sala ad ospitare temporaneamente alcune opere, in attesa che le stesse possano fare ritorno agli edifici sacri di provenienza, non appena conclusi i necessari lavori di restauro. Ai residenti nelle zone del cratere è riservata la visita gratuita il terzo week-end di ogni mese.

    «La Sala – conclude la Nardicchi – è il ponte ideale, l’anello di collegamento fra il Deposito regionale dei beni culturali di Santo Chiodo di Spoleto e le chiese sul territorio, in modo che tutti possano ritrovare questi capolavori ed ammirarli nella loro originaria bellezza. Ci auguriamo che questa iniziativa stimoli e favorisca una sempre maggiore attenzione al patrimonio artistico-religioso ferito dai terremoti e che ancora deve essere recuperato».

    Share

    Related Post

    Related Blogpost

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Commentiultimi pubblicati

    Patrizia 2025-03-12 13:44:27
    Guardi, Signor Lisci, noi fedeli, al PD vi aspettiamo, con mosse azzeccate, con un occhio alle persone, che non si.....
    Guerrino Fioretti 2025-03-11 19:30:10
    Riuscirà, codesto pseudo politico, a sprecare due parole per l ospedale? Perche prima delle elezioni regionali, e della sua elezione.....
    Aurelio Fabiani 2025-03-08 20:07:31
    Avete già fatto abbastanza danni per l' ospedale. Riposatevi.
    Gori Alessandra 2025-02-27 18:21:50
    Ma ai giardini di via visso il muretto intorno ai giochi vi sembra sicuro?
    Massimo 2025-02-06 12:20:24
    Come si fa a pubblicare un simile articolo sapendo non essere veritiero? Forse chi lo pubblica non è a conoscenza.....