Spoleto, chiude la libreria storica di Corso Mazzini, si spegne un’altra luce in città

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  • Serrande abbassate per la libreria “Il Libro”, altro campanello di allarme di una città che muore.

    di Alessio Cao

    (DMN) Spoleto  – Chiude i battenti la libreria “Il Libro”, storica realtà del centro di Spoleto, di quella parte alta della città che da sempre riveste il ruolo di baluardo della cultura, immersa tra teatri, conferenze, centri di studio e location primaria di quello che fu il Festival dei Due Mondi.
    Un trend negativo quello del libro che si ripercuote in tutta Italia, basti pensare al recente fallimento della seconda libreria più antica d’Italia a Torino o alle numerose chiusure a Roma, non in ultimo quello delle due Feltrinelli, tra gennaio e febbraio e di quest’anno. Solo nella Capitale, dal 2007 al 2019, 233 librerie hanno chiuso le porte.
    Le vendite online e lo scarso interesse per lettura, ormai soppiantato dall’inutile girovagare sui social e sui telefoni cellulari, sono le cause principali di questo disinteresse del grande pubblico verso la lettura, verso il libro, da sempre appiglio dell’umanità per una crescita culturale, ancora di salvezza in un mondo con sempre meno eccellenze ed un notevole appiattimento verso il basso del livello culturale.

    L’ epitaffio di questa morte culturale è stato scritto a Spoleto anche grazie all’incapacità delle classi dirigenti politiche di ogni colore e tempo che non hanno saputo intervenire in maniera produttiva per salvare il cuore pulsante della città, quel centro storico sempre più povero, sempre più spoglio di negozi, di eventi, di abitanti. La morte del centro storico significa anche la fine del turismo ed in una città che non ha quasi più un tessuto produttivo ed industriale, questo si traduce in un depauperamento economico, in uno spostamento dei giovani verso altre realtà, nel lento tramonto della città stessa.
    Con una flebile speranza che in futuro la politica cittadina, sia di destra che di sinistra, sappia andar oltre le diatribe di partito e di poltrone che la caratterizzano e possa prendersi cura di Spoleto, paziente ormai isolato ed in quarantena come se fosse colpito dal nuovo Coronavirus, guardiamo impassibili l’ennesima chiusura.
    Invito il lettore incredulo o scettico sulle mie parole, a fare due passi in centro, un qualunque pomeriggio di questo nemmeno troppo freddo febbraio, per capire cosa vuol dire il nulla, la desolazione, la trasformazione di una città, che era la perla dell’Umbria, in un paese sempre più fantasma, quasi pronto per essere narrato nella rubrica Umbria dimenticata.

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    One Comment For "Spoleto, chiude la libreria storica di Corso Mazzini, si spegne un’altra luce in città"

    1. Carlo Neri
      Febbraio 26, 2020

      Lunedì mattina, Corso Mazzini, ore 11 circa, giornata soleggiata…..5 (CINQUE!) persone.

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    Aurelio Fabiani 2024-04-05 21:43:38
    Delle vostre sceneggiate non ce ne frega niente. Ce lo ridate l' ospedale o no!
    Aurelio Fabiani 2024-03-30 00:34:34
    I cerotti non nascondono le amputazioni, neanche i campagna elettorale. La città di Spoleto vuole il ripristino di tutti reparti.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-19 21:39:22
    TESEI E IL GOVERNO REGIONALE DI LEGA, FORZA ITALIA, FRATELLI D'ITALIA STANNO PER CONCLUDERE L' OPERA DI CANCELLAZIONE DEL SAN.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-11 09:58:47
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