Spoleto, “Atlantide” di Fabio Fabiani in mostra alla Fondazione CaRiSpo

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  • BANNER-DUE-MONDI-NEWS-SPOLETOFabio Fabiani, architetto spoletino, ha inaugurato sabato 7 luglio, presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, la sua mostra, dal titolo “Atlantide”. L’evento curato da Giuliano Macchia, presenta immagini di grandi dimensioni, che raccontano proprio il modo di Atlantide. Una vera e propria occasione per riflettere e ammirare all’unisono architettura e arte che si uniscono insieme alla ricerca di un linguaggio del tutto personale, compositivo, per una visione totalmente immaginaria della città di Atlantide. Gli stessi disegni in mostra a Spoleto saranno poi alla Scola dei Mercanti di Venezia per una mostra in contatto con la Biennale di Architettura di Venezia 2018, curata dallo studio newyorkese Milestone e patrocinata dal Patriarcato di Venezia. Vera protagonista è l’acqua, che si fonde in un vero e proprio poema visivo sulla fine della città e sulla sua rinascita. Ispirata a una visionarietà inquieta, nella quale si ritrovano echi fantascientifici e risonanze storiche, nonché la suggestione dell’origine, le immagini realizzate dal giovane architetto umbro emanano una fragranza mitologica mentre fanno trasparire, al contempo, un allarme silenzioso ma chiaramente avvertibile. Rivolte al futuro, queste architetture embrionali e insieme antichissime avvertono chi le osserva che il futuro stesso sembra in esse già compiuto, avviate quindi verso un prossimo e forse invocato dissolvimento. Gli elementi architettonici che compaiono in queste tavole, graficamente sospese tra evidenza ed evanescenza, sono nello stesso tempo frammenti di costruzioni scomparse e parti componenti, appena approntate, di edifici che forse saranno costruiti o, cosa più probabile, destinati a rimanere profezie inascoltate.

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    Lo spazio in cui queste architetture impossibili abitano è lo spazio duale del mare e del cielo, due entità intrinsecamente indivisibili eppure unite in un binomio in cui la prossimità e la lontananza, l’acqua e le nuvole, la luce del giorno e l’ombra delle stesse presenze architettoniche giocano un ruolo centrale. I teoremi architettonici di Fabio Fabiani, dalle inquadrature attentamente calcolate, composti con magnetici equilibri, alimentati anche dal clima della metafisica con i suoi ingannevoli silenzi, dichiarano l’abbandono di ogni prospettiva immediatamente operante per darsi tempi di interpretazione e di eventuale realizzazione quanto mai dilatati, poeticamente tesi, internamente divisi tra presenza e assenza, sospesi tra la stendhaliana bellezza “come promessa di felicità”, e il bello di Rainer Maria Rilke, “il tremendo al suo inizio”. Tra le dodici immagini esposte, accompagnate da un video che rende ancora di più la suggestione della raccolta, ce n’è una rivolta alla città di Spoleto, e, precisamente a Piazza Duomo. La mostra di Fabio Fabiani, rimarrà aperta, in via Cavallotti 8, nella sede della Fondazione cassa di Risparmio di Spoleto, fino al 29 luglio, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

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    Commentiultimi pubblicati

    Carlo Alberto Bussoni 2024-07-23 16:38:22
    Sottoscrivo in pieno (e chi non lo farebbe?). E a proposito di "bitume mal posato, con possibilità di cadute per.....
    Carlo neri 2024-07-06 09:48:20
    La trave nel....l'occhio altrui è sempre una pagliuzza.
    Aurelio Fabiani 2024-07-04 18:04:00
    Chiunque incontri la Tesei e non rivendichi la riapertura immediata di tutti i reparti del San Matteo chiusi nel 2020,.....
    Carlo neri 2024-06-30 17:36:48
    Bocci senza lo sponsor Comune di Spoleto/PD farebbe la fame.
    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....