La CGIL: «La povertà aumenta in Umbria ma il reddito di cittadinanza non la intercetta» – i dati
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Mentre la povertà in Umbria è raddoppiata, come ha sostenuto l’AUR nel suo ultimo rapporto, il reddito di cittadinanza non la incrocia, se non in parte.
Infatti in Umbria i nuclei ai quali è stato riconosciuto il reddito di cittadinanza sono stati 9.339 con un coinvolgimento di 22.206 persone, corrispondenti allo 0,9% del dato complessivo nazionale.
Quindi essendo l’Umbria 1,4% della popolazione nazionale l’utilizzo del reddito di cittadinanza è largamente inferiore alla media del paese.
L’importo medio del reddito di cittadinanza corrisponde a 450 € mensili.
Più basso è il dato relativo alle pensioni di cittadinanza che ha riguardato 1.475 nuclei per un numero complessivo di 1.651 persone.
In questo caso l’importo medio corrisponde a 216 euro mensili.
Alleghiamo la tabella relativa a tutti i comuni dello Spoletino e della Valnerina, facendo riferimento alle domande presentate e a quelle accolte.

Complessivamente nel territorio di Spoleto e della Valnerina l’utilizzo del reddito di cittadinanza è inferiore alla media nazionale, con punte più alte proprio nella città di Spoleto.
Proprio questo è dovuto dal fatto, che proprio nella città del festival si sono concentrati negli ultimi anni gli effetti di una crisi economica e sociale molto rilevante.
IRES CGIL Mario Bravi
Responsabile zona-CGIL Angelo Scatena
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