Spoleto, al Teatro Romano AILAICHIT, la prima “stand-up” dramedy di Claudio Losavio

  • Letto 607
  • 16 ottobre, ore 20

    Dall’esperienza diretta dell’autore, nasce AILAICHIT, il primo “dramedy” scritto e interpretato da Claudio Losavio.

    Nove mesi di gestazione, tre mesi di scrittura. AILAICHIT nasce dalla fragilità identitaria delle maschere sociali e delle loro relazioni e dal caos linguistico che ne consegue. Una stand-up comedy impura, che mescola istintivamente la comunicazione diretta e l’interazione con il pubblico a una più poetica composizione.
    AILAICHIT vince il primo premio con un brano al Festival della risata di Lucca nel maggio 2019 e viene riconosciuto come miglior attore, miglior regista e miglior testo al Roma Comic Off 2019.

    SINOSSI
    In un mondo di caos virtuale e linguistico, c’è sempre una soluzione, a tutto, c’è sempre una soluzione, c’è sempre una cura.
    Claudio Losavio esplora attraverso il genere della stand-up e del monologo in maniera sarcastica e poetica le “soluzioni” per sopravvivere alla frammentazione identitaria e alla mancanza di memoria. Tra satira sociale e giochi linguistici, ci si immergerà in un immaginario pieno di filtri, che cadranno inevitabilmente uno ad uno fino ad arrivare ad un’ipotetica soluzione finale.

    “Avendo sempre il desiderio di un pensiero forte, di un’idea solida, non a cui aggrapparmi, ma da rendere un percorso e un discorso più spirituale, ho sentito sempre più negli ultimi tre anni il vuoto attorno a me, la sensazione di una decadenza imponente mascherata nel gioco delle dolci apparenze superficiali” dice l’autore spiegando la genesi del testo.
    L’anno precedente alla scrittura di AILAICHIT, Losavio è stato autore di un testo teatrale, il racconto di un uomo intrappolato in mondo irreale e che non riusciva più a comunicare né con l’idea che aveva della sua lingua e dei suoi sentimenti né con ciò che gli ruotava attorno.
    “Prendendo spunto da questo stesso testo, ho cominciato ad andare per le strade e per i locali notturni, a parlare con le persone, a fare domande e ogni tanto a legger loro qualcosa che avevo scritto”, racconta Claudio.
    Attraversando le tematiche della mancanza di memoria storica e mitologica, della frammentazione identitaria sociale, della superficialità e della volubilità costante di questa epoca, soprattutto per quanto riguarda il pensiero occidentale, nasce AILAICHIT, di cui l’autore si fa anche interprete: “Questo testo non potevo che interpretarlo io, sia perché nasco come attore, sia perché sentivo la voglia e l’urgenza di attuarlo. AILAICHIT è come se fosse un urlo di rabbia sarcastico”.

    Claudio Losavio nasce a Bologna il 14 febbraio 1981. Frequenta corsi teatro all’interno del liceo linguistico Copernico di Bologna. Continua successivamente a studiare presso la scuola di Teatro Bibiena e lavora per il teatro Testoni di Bologna. Dal 2003 al 2005 studia e lavora contemporaneamente al Teatro due di Parma dove collaborerà per vari progetti con l’artista inglese Tim Stark, Binasco, Avogadro, Rem e Cap,,F. Migliaccio e una propria regia de “La stanza” di H. Pinter. Dal 2005 si trasferisce a Roma e mette in piedi la compagnia Cinquequarti insieme all’attore Luca Bondioli e al regista Michele Branca. Inizierà un percorso di ricerca e scrittura scenica di 5 anni che li porteranno a creare lo spettacolo “La coda” adattamento dal Don Chisciotte di Cervantes. Vincono la seconda edizione di teatri riflessi di Catania. Nel frattempo qualche apparizione in tv come in Nebbia e delitti 2. Al cinema piccoli ruoli nei film “Il sole dentro” di Bianchini e “Fuori Mira” di E. Bernasconi. Nel 2020 un ruolo in “999 l’altra anima del calcio” di Federico Rizzo. Numerosi cortometraggi da protagonista. Dal 2014 al 2017 inizia a collaborare con la compagnia Odisseya teatro istituita dalla regista Paola Tarantino; aiuto regista e attore nell’ultimo suo lavoro “Mind the gap”. Dal 2018 a oggi collabora con la Knuk Company di Alessandro Averone. Dal 2018 a oggi collabora al progetto cinematografico Split Vision di Giuliano Tommasacci, come interprete nel lungometraggio “Three mirrors creature’s fleshes of flesh”. Dal 2018 a oggi è autore e interprete del suo primo monologo “AILAICHIT”, premiato al Festival della risata di Lucca del 2019 con un brano tratto dallo stesso e vincitore al Comic Off 2019 di Roma come miglior attore, miglior regia, miglior testo.

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    Aurelio Fabiani 2024-04-05 21:43:38
    Delle vostre sceneggiate non ce ne frega niente. Ce lo ridate l' ospedale o no!
    Aurelio Fabiani 2024-03-30 00:34:34
    I cerotti non nascondono le amputazioni, neanche i campagna elettorale. La città di Spoleto vuole il ripristino di tutti reparti.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-19 21:39:22
    TESEI E IL GOVERNO REGIONALE DI LEGA, FORZA ITALIA, FRATELLI D'ITALIA STANNO PER CONCLUDERE L' OPERA DI CANCELLAZIONE DEL SAN.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-11 09:58:47
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