All’Alberghiero firmata convenzione per
Il “Rinascimento delle lingue”
di Valentina Tatti Tonni
“Il contributo italiano alla ‘Nuova Via della Seta della Conoscenza’ ha un significato cruciale in un percorso che ambisce al confronto su nuove idee, progetti, scambi di conoscenze, opportunità scientifiche e tecnologiche e tendenze della contemporaneità” dichiarava così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel marzo scorso quando, al Quirinale, aveva incontrato il Presidente cinese Xi Jinping.
È proprio per ricordare l’intesa tra Italia e Cina in attesa del 50° anniversario delle relazioni diplomatiche che nel 2020 si celebrerà tra i due stati che, ieri mattina 16 gennaio, all’Alberghiero “G. De Carolis” di Spoleto è stato presentato in conferenza stampa il progetto “Rinascimento delle lingue. Erano presenti tra gli altri il promotore, presidente dell’Unione Internazionale Arte e Istruzione il Maestro Zhan Zhang in collaborazione con il professor Giorgio Piersigilli. Agli onori di casa ha pensato la dirigente Roberta Galassi che ha sottolineato come la convenzione stipulata l’8 gennaio scorso tra l’istituto e la scuola del maestro Zhang possa aiutare gli studenti e con essi il territorio, affinché usufruiscano di “vantaggi da questo contatto privilegiato con la delegazione cinese” perché “la realizzazione di questo progetto permetterà l’accoglienza in convitto di 25 studenti cinesi, dai 16 ai 20 anni che per dieci mesi studieranno l’italiano”. L’offerta formativa è dunque potenziata in virtù di una sollecitazione e di un’apertura internazionale che si prospetta potrà ampliarsi già dal prossimo anno.
Il progetto che rientra nei programmi Marco Polo e Turandot sottoscritti dal governo italiano e cinese rispettivamente nel 2004 e nel 2009 è pensato per l’inclusione di quegli studenti cinesi che, al fine di iscriversi in una facoltà universitaria italiana, in un Conservatorio o in un’Accademia di Belle Arti, ottengono un visto di studio per imparare la lingua, la cultura e le regole che amministrano lo Stato Italiano. Ed ecco come Spoleto rientra nella Top 10 delle scuole italiane per tipo di progetto.
D’altronde di inclusione si era già avuto modo di parlare a dicembre durante la giornata dedicata ai progetti Erasmus+ che ora, con queste nuove attività di scambio, non faranno che aumentare la visibilità per la vocazione cosmopolita e l’interesse dell’Alberghiero nel comprensorio cittadino. Possibilità resa grazie alla mediazione del professor Piersigilli e solo dopo una visita al De Carolis con il maestro Zhang che, rimasto entusiasta dei corsi proposti in Istituto ha voluto approfondire l’amicizia e infine trasferire la sua scuola da Roma a Spoleto. Per il momento, in attesa della disponibilità di alcune strutture ancora inagibili, la scuola del maestro Zhang verrà ospitata nella stessa sede dell’Alberghiero.
“L’offerta formativa di qualità” proiettata dalla Galassi è stata sostenuta dalla vice sindaco Beatrice Montioni che intervenuta per i saluti istituzionali non ha nascosto la propria contentezza: “E’ un onore che l’associazione del maestro Zhang, così nota e conosciuta agli studenti cinesi, abbia scelto Spoleto per la sua attività”.
Lo stesso Zhang di fatto non è sconosciuto nella cittadina umbra perché, interessato di arte e pare essere anche il ritrattista di Xi Jinping, ha ad esempio avuto modo di collaborare con Luca Filipponi e il suo Menotti Art Festival.
La Spoleto silenziosa dunque si prepara ad accogliere Pechino in vista di uno scambio che presumibilmente in primavera porterà in Cina tre gruppi di lavoro per permettere a quanti più studenti possibili l’opportunità di ampliare le proprie conoscenze ed esperienze interculturali.
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