(DMN) Spoleto – La città si appresta a celebrare, la festa del suo compatrono: San Gregorio Presbitero e Martire. Le celebrazioni inizieranno sabato 27 gennaio, alle 17:30, quando nella basilica di San Gregorio Maggiore si terrà il primo incontro del triduo di preparazione, tenuto da Padre Giuseppe Spaccasassi, parroco di Santa Rita, sul tema “Battesimo, vita nuova nello Spirito”. Il giorno seguente, alla medesima ora, Padre Matteo Marcheselli del santuario francescano sul Monteluco, parlerà di “Parola di Dio, via alla verità che ci fa liberi”. Lunedì 29, chiuderà il triduo di preparazione don Edoardo Rossi, parroco di San Pietro e Paolo, riflettendo sul tema “L’Eucarestia, fondamento e culmine della Comunità cristiana”. Martedì 30 gennaio, giorno della Festa di San Gregorio, alle 17:30 verrà recitato il Santo Rosario e ci saranno sacerdoti disponibili per le confessioni mentre alle 18 avrà luogo la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza Episcopale Umbra, S.E. mons. Renato Boccardo.
San Gregorio Presbitero e Martire – Secondo i racconti agiografici, Gregorio era un sacerdote spoletino che denunciato per la sua fede durante la persecuzione dei cristiani, sotto l’impero di Diocleziano, venne torturato e decapitato nell’area dell’anfiteatro il 24 dicembre del 304 d.C.. Il suo corpo venne recuperato da una donna di nome Abbondanza e sepolto vicino alle mura cittadine. Abbondanza recuperò i corpi di altri martiri (sembrerebbe 10.000) e fondò un cimitero cristiano con una prima chiesa nell’area dove ora sorge la Basilica. La costruzione della struttura dell’edificio che conosciamo oggi, iniziò nel 1079 mentre la chiesa venne consacrata, da sei Vescovi, il 6 agosto 1146. La Basilica ha subito numerose modifiche nei secoli fino all’ultimo grande restauro terminato nel 2006. La Basilica venne chiamata ‘San Gregorio Maggiore’ per distinguerla dalle altre due chiese cittadine dedicate al Santo. Il martire è venerato anche a Colonia, Metz, Verdun, Cremona, Lussingrande e Firenze.
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