La storia di Francesco, una brillante mente spoletina, che progetta sistemi spaziali a Monaco di Baviera
di Alessio Cao
Spoletini all’estero si sposta oggi in Germania per conoscere l’avventura del nostro concittadino Francesco Becherini.
Francesco è un ingegnere aerospaziale che ha deciso di trovare la sua dimensione professionale oltre confine.
Ciao Francesco, è un piacere incontrarti. Raccontaci come nasce il tuo trasferimento all’estero. Come si è svolto il tuo percorso lavorativo dopo la laurea? Dove lavori e di cosa ti stai occupando?
Ciao Alessio, il piacere è mio di partecipare alla tua rubrica.
Il mio salto all’estero nasce dalla grande voglia di poter migliorare me stesso e la mia condizione, entrambi obiettivi attualmente difficili per la maggior parte delle persone in Italia, quantomeno in tempi ragionevoli.
Ho iniziato a lavorare a Torino e sono sempre rimasto nel mio settore, poi è arrivata una bella opportunità dalla Germania. Lavoro a Monaco di Baviera per una compagnia che progetta e integra sistemi spaziali. In questo momento mi occupo di design funzionale e operativo del principale strumento che volerà su un satellite metereologico di nuova generazione.
Complimenti Francesco per il tuo impegno e per i prestigiosi traguardi che stai raggiungendo. Parlaci della città di Monaco, come si vive nel quotidiano ? Quali differenze hai trovato con la routine italiana?
Da Italiano devo dirti che qui i ritmi sono diversi, la giornata è spostata in anticipo di quasi un paio d’ore e gli acquisti vanno pianificati con cura altrimenti si rischia di trovare tutto chiuso vivendo con orari “italiani”. La più grande differenza nella routine per me riguarda i ristoranti, qui dopo le 22 è quasi impossibile trovare un ristorante con la cucina aperta.
Una grande differenza positiva è invece vivere in un sistema altamente organizzato dove le noie burocratiche sono pressoché nulle, così si ha più tempo per vivere la vita fuori dal lavoro.
Italiani e tedeschi. Qual’è il rapporto con i nostri connazionali emigranti? Ci sono possibilità di lavoro e di crescita per tutti?
Stereotipi a parte che ci sono sempre da entrambe le parti, il rapporto è ottimo anche se le culture sono molto differenti, il popolo tedesco è mediamente molto riservato e non dà subito molta confidenza, i rapporti vanno costruiti nel tempo.
Il lavoro non manca anche se la Germania non è il giardino dell’Eden, senza un lavoro qualificato la vita può essere molto complicata anche qui.
La Germania offre sicuramente molte possibilità per chi ha capacità e voglia di impegnarsi, ma qualcosa ti mancherà del nostro paese.
Certo. Ho iniziato a imparare molto dell’Italia proprio da quando l’ho lasciata e le cose che più mi mancano sono sicuramente il cibo e il nostro atteggiamento unico verso la vita, senza mai prendersi troppo sul serio fino in fondo.
E di Spoleto? Quali sono i tuoi ricordi più belli della città? Torneresti mai a vivere in Umbria in futuro.
Beh Spoleto è sempre con me, è un marchio, è il posto dei ricordi, quello che non ti fa dimenticare uno dei lati più importanti di te.
I miei ricordi più belli sono di sicuro quelli legati ai miei amici di sempre e ai periodi in cui non sapevo quanto il tempo libero fosse prezioso.
Tornare? Non so, mai dire mai, il futuro va costruito giorno dopo giorno. Ma se dovesse succedere significherebbe quantomeno che il nostro paese avrà avuto la forza di cambiare alcuni suoi aspetti che al momento lo lasciano al palo, senza poter esprimere il suo grande potenziale.
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