Riceviamo e pubblichiamo la risposta di Sergio Grifoni, portavoce di Spoleto City Forum, al commento del sindaco Cardarelli riguardo l’appello lanciato dall’associazione nei giorni scorsi:
Signor Sindaco,
ho letto con stupore la sua “non risposta” all’allarme avanzato pubblicamente dallo Spoleto City Forum, circa la situazione socio-economica della nostra citta’.
Lo stupore nasce dal fatto che tale “non risposta”, priva cioe’ di proposte concrete ed intenzioni collaborative, ma solo argomentazioni di malconcia difesa, le e’ servita esclusivamente per lanciare attacchi personali, fuori luogo ed ingenerosi, intrisi di quella arroganza dialettica che accompagna ormai da tempo il suo dire e fare.
Non volevo prestare il fianco a tale bassezza, ma alla fine ho scelto di rispondere, per non trasformare il silenzio in supina accettazione.
E lo faccio a titolo esclusivamente personale, per non coinvolgere il City Forum, di cui mi onoro di fare il porta voce.
Ecco, incominciamo proprio da questo.
Il porta voce, e non il “presidente” o il “capo” come asserisce lei, forse abituato a considerare subalterno il suo contorno.
Il mio compito e’ solo quello di rappresentare all’esterno argomentazioni che i vari rappresentanti delle Associazioni aderenti liberamente trattano, approvano e sottoscrivono.
Far apparire determinante il mio marginale ruolo, significa minare l’intelligenza, la capacita’ mentale e decisionale di queste persone, considerandole cioe’ facilmente influenzabili.
Ingenerosita’ e presunzione.
A meno che, attraverso l’attacco diretto al portavoce, non si pensi di mettere a tacere un organismo che ha sempre operato per il bene di Spoleto e che magari potrebbe diventare fastidiosa cartina al tornasole.
Far parte poi di uno schieramento politico, come mi accusa lei, non puo’ impedire un qualsiasi impegno associativo, soprattutto se profuso da anni ed anni, ed in forma volontaristica e gratuita.
Se i tesserati o dirigenti di questo o quel partito, o di questo o quel Movimento, dovessero dimettersi da ruoli associativi per questo loro status, molte Associazioni si svuoterebbero.
L’importante e’ il corretto agire, la trasparenza e la finalita’ protesa verso il bene della propria comunita’.
E per questo penso di avere assolutamente la coscienza a posto, avendo sempre agito con correttezza, impegnando nel volontariato tutte le mie energie, il mio tempo libero, le mie esperienze, senza mai chiedere nulla in cambio, tanto meno ritorni economici.
Ma forse lei Sindaco non ha sufficiente esperienza sugli impegni associazionistici gratuiti e volontari.
Mi accusa inoltre di “ondivaga tendenza politica” e di “acrobatico trasformismo”, dimenticando (volutamente) la mia remota provenienza da quell’area moderata che in gran parte si riconosce ora all’interno del PD, e dimenticando anche il mio impegno istituzionale degli ultimi anni, esclusivamente civico, nonche’ la mia scelta del 2014 atta a sostenere un candidato sindaco di tale partito.
E’ vero, ho fatto opposizione, dal 2009 al 2014, ad una Giunta espressa anche dal PD.
Penso di averla fatta sempre in maniera costruttiva e per il bene della citta’, e le contrarieta’ a scelte sbagliate dell’allora amministrazione, le avrei avanzate anche se fossi stato tra i banchi della maggioranza e le ripeterei tutt’ora.
Le stesse cose che Lei diceva insieme a me da quei banchi di opposizione e che ora, stando al timone della nave, ha quasi totalmente disconosciuto.
E’ trasformismo?
Potrei fermarmi qui, ma voglio fare delle personali riflessioni anche sui pochi contenuti della sua “non risposta”.
Partiamo dall’Ospedale.
E’ assolutamente vero che le scelte strategiche spettano alla Regione.
Lei dice che puo’ solo battere i pugni sul tavolo per farsi sentire meglio.
Bene, lo faccia allora!!!!!!!!
Lo faccia e saremo tutti con lei, perche’ le sorti del nostro Ospedale vengono prima delle appartenenze politiche.
Perche’ purtroppo intorno a questo gravoso problema, tutto tace.
Si giustifica e si nasconde dietro presunti, personali e reiterati incontri tra Lei e la Presidente di Regione, ma non abbiamo mai saputo cosa vi siete detti e cosa avete deciso.
Si giustifica attraverso l’istituzione di una Commissione di Saggi, non riconosciuta ufficialmente dalla Regione, che a mio avviso e’ servita solo per prendere tempo.
Quel tempo che non c’e’ piu’, perche’ mentre noi stiamo zitti ed in attesa non si sa di cosa, l’Ospedale si sta svuotando gradualmente di professionalita’ e servizi.
Certo che dobbiamo collaborare con Foligno, ma facciamolo con pari dignita’ e, soprattutto, caro Sindaco, alla luce del sole!!!
Perche’ se non c’e’ pari dignita’, dobbiamo ricordare a noi stessi che anche Terni sta a 25 chilometri di distanza.
Per quanto riguarda poi la crisi socio-economica, mi chiedo e chiedo: e’ vero o no che commercianti ed artigiani stanno da tempo chiudendo in massa?
E’ vero o no che il Centro Storico, anche prima del terremoto, e’ in continuo e graduale spopolamento?
Secondo lei e’ sufficiente portarci nuovi uffici, con frequenze mattutine di utenti che arrivano e ripartono senza magari prendere nemmeno un caffe’, o meglio prevedere politiche incentivanti per riportarci le famiglie ed i turisti?
A tal proposito lei Sindaco parla di “scelte mirate per il turismo”.
Quali?
Se non ci fosse stato il fenomeno Don Matteo, staremmo in ginocchio ancora di piu’.
Non sarebbe il caso di elaborare progetti integrati, tutti insieme ed in armonia, attraverso confronti mirati, azioni conseguenziali, sinergie ed unione di forze?
Questo signor Sindaco avevano chiesto le Associazioni.
Non risposte polemiche, difese d’ufficio, attacchi personali.
Cosa le impedisce tutto cio’?
Forse la mia presenza quale portavoce?
Se questo dovesse essere, lo dica chiaramente, cosi’ offre una giustificazione al mio senso di responsabilita’, per chiedere alle Associazioni di esentarmi da tale compito, purche’ serva pero’ al raggiungimento di un fattivo risultato per la citta’.
E farsi da parte, per chi non ha tornaconti personali, puo’ anche dispiacere, ma non sara’ la fine del mondo.
Probabilmente questo e’ lo scopo della sua acredine nei miei confronti.
Buon lavoro signor Sindaco.
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