(Re.Ber.) –Se il buongiorno si vede dal mattino, il giorno di Sebastiano Favaroni, il sedicenne pilota di Bastardo di Giano dell’Umbria, promette di essere radioso. Quando Sebastiano si alza alle 6 ,quasi ogni mattina, per correre un’ora sulla strada che attraversa il colle di Cecapecore, tra i vigneti di Sagrantino che dividono il territorio di Montefalco da quello di Giano dell’Umbria, il sole bacia in fronte questo nuovo talento del motociclismo regionale. Di sicuro non è come quello che, nei giorni scorsi, ha illuminato i sei trascorsi nella cittadina spagnola di Guadix, nella provincia di Granada, che i turisti conoscono sicuramente più per la sua maestosa Cattedrale dell’Incarnazione che per il circuito motociclistico, dove ogni anno si svolgono le selezioni della Red Bull Rookies Cup. Si tratta di un campionato che si svolge in abbinamento ad alcuni Gran Premi del motomondiale, organizzato anch’esso dalla stessa Doma, e che si si corre solo su circuiti europei. I piloti vengono scelti dagli organizzatori del campionato tramite selezioni comparative e devono avere un’età compresa tra i 13 ed i 18 anni. La finalità della competizione è quella di avvicinare i giovani piloti alle gare internazionali, con la possibilità di mettersi in luce per correre nel motomondiale. E Favaroni, studente al terzo anno dell’Istituto “Campani” di Spoleto con l’ambizione di diventare ingegnere in meccatronica ma con il sogno di salire un giorno su una Moto GP, non ha certo sfigurato in sella ad una Moto 2 KTM, la casa austriaca che supporta tecnicamente la competizione con il patrocinio del colosso mondiale del beverage. Favaroni, per ora, incrocia le dita. Ma, dalle indiscrezioni che trapelano nel “circus” della manifestazione alla quale aderisce la Federazione motociclistica italiana, l’aspirante ingegnere con la passione del vino (nei momenti liberi aiuta il papà Roberto nella cantina di famiglia, nota per il blend Cecapecore), dovrebbe essere al via anche al campionato europeo della prossima stagione, grazie alla buona impressione suscitata negli organizzatori della Red Bull Rookies Cup. A loro non sono certamente sfuggite le doti di Sebastiano, che frena solo all’ultimo secondo utile. Una qualità che ha messo in evidenza anche nel trofeo “Ohvale Italia” facendogli guadagnare l’appellativo di mister staccata. Una manifestazione che è stata il suo battesimo ufficiale nelle due ruote a motore, e che gli ha permesso di chiudere la classifica finale al decimo posto. Un risultato che poteva essere anche migliore se Favaroni non fosse incappato in due cadute, l’ultima delle quali nella seconda sessione di prove cronometrate a Vallelunga. Costretto a partire dalla 13.ma posizione per una caduta in prova, Favaroni ha sfoderato in gara i tempi dei migliori piazzandosi al sesto posto. “E’stata comunque una bellissima esperienza, che mi ha messo a confronto con piloti molto più esperti di me – dice il driver bastardese -. Il mio rammarico rimane per qualche caduta di troppo di cui, francamente, non ho avuto la responsabilità”.
Per la prossima stagione, la fiducia è d’obbligo. “Spero di poter disputare il campionato europeo – dice -. Ma ancora è troppo presto per dirlo. E spero di avere ancora il sostegno del mio sponsor Ecoindustria della patron Emilia Chianella, che ringrazio infinitamente”.
Ma Sebastiano non poteva dimenticare di ringraziare i suoi primi tifosi:i genitori Roberto e Patrizia,i quali hanno trepidato per lui a bordo pista e la sorella Martina, studentessa al terzo anno di medicina, che gli sta sempre accanto prima del via con l’immancabile ombrello per ripararlo dal sole. Insomma, un team tutto familiare: proprio come il vino della cantina di Colle Cecapecore.









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