I comunicati stampa dei due partiti
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Fratelli d’Italia – Da oltre un mese, insieme ai colleghi di Alleanza Civica, chiediamo di risolvere il problema del traffico in via Manna a causa del punto tamponi ivi collocato.
Nonostante le varie rassicurazioni ricevute dall’attuale esecutivo, apprendiamo invece che il team dell’Esercito, reso disponibile i primi giorni di gennaio, come peraltro da successivo annuncio del primo cittadino a mezzo stampa il giorno 5, in cui si evidenziava proprio l’importanza del ruolo di supporto alla ASL nell’attività di testing e screening della popolazione, in realtà risulta ancora non attivo e presumibilmente lo diventerà soltanto da giovedì mattina. Tale team, composto da un dottore e da due infermieri, è stato messo a disposizione dal centro operativo interforze dell’esercito italiano in base ad un accordo della Regione Umbria con la struttura commissariale emergenza coordinamento dipartimento prevenzione e messo a disposizione dal centro operativo interforze al comune di Spoleto, Perugia, Terni e Città di Castello.
Dopo un’ordinanza sindacale con la quale si annunciava la chiusura delle scuole fino al 15 gennaio disponendo Dad per gli studenti per recuperare il tracciamento e limitare i contagi, ci ritroviamo che il nuovo centro tamponi sara’ operativo da metà settimana con il giorno del Santo Patrono di mezzo, senza alcuna notizia sulle modalità di accesso e senza un’adeguata campagna di sensibilizzazione ai fini del corretto tracciamento per riaprire le scuole in sicurezza.
Ci sentiamo presi in giro, ma soprattutto riteniamo che siano stati presi in giro i cittadini a cui abbiamo creato disagio, gli studenti, privati della scuola e nuovamente costretti alla DAD; peraltro non si sa ancora fino a quando e se eventualmente ci sarà una proroga dell’ordinanza. Politicamente appare paradossale giustificare così un’ordinanza, quella del Sindaco, del PD e dei 5 stelle, in chiaro contrasto con la volontà del Governo ed anche dei ministri del PD e dei 5 stelle che hanno varato analogo provvedimento a livello nazionale che va esattamente nella direzione opposta. Il problema è che qualcuno, a Roma o a Spoleto sta nel pallone e purtroppo appare evidente che questa confusione politica, disorienta ulteriormente i cittadini ormai allo stremo. Tra l’altro parliamo di un’ordinanza che in altre istituzioni, proprio durante queste ultime ore, è stata bocciata dal TAR in quanto adottata in un territorio, che analogamente al nostro, non è in zona rossa ed il cui solo aumento dei positivi non consente una deroga alle regole. Ragion per cui il TAR ha disposto l’immediato ritorno in presenza degli studenti. Del pari anche l’ordinanza del Comune di Spoleto appare violare gravemente il diritto degli studenti spoletini di partecipare alle attività scolastiche in presenza come previsto da legge dello Stato, costringendoli ancora una volta a subire in prima persona le conseguenze di una dilagante e costante incapacità della politica di affrontare questa emergenza.
Ringraziamo comunque Regione, Esercito Italiano per aver messo a disposizione della città un importante servizio finalizzato a gestire questa fase di emergenza, la struttura comunale e tutti i volontari dei vari gruppi di protezione civile ancora una volta disponibili ed impegnati per organizzare le tende in cui allocare il nuovo servizio nelle adiacenze del centro operativo comunale di Santo Chiodo in un fine settimana con condizioni metereologiche particolarmente avverse.
Lega Spoleto – “Con cinque giorni di ritardo, rispetto all’ordinanza di chiusura delle scuole, il Comune di Spoleto annuncia l’inizio degli screening anti-covid per gli studenti delle scuole primarie.
Rimaniamo sconcertati dall’iniziativa tardiva dell’amministrazione cittadina che, muovendosi con un’azione solitaria, ha stravolto ingiustamente il regolare rientro in classe degli studenti. Ciò che desta preoccupazione è la superficialità con cui è stata presa la decisione.
Una misura adottata senza il supporto di dati chiari sulla situazione epidemiologica cittadina, come è scritto, nero su bianco, nella stessa ordinanza, nonché in netto contrasto con le linee di azione della Regione e del Governo, il quale si è già espresso in maniera negativa su questo tipo di provvedimenti.
Il sindaco Sisti ha messo in campo un’azione che va oltre la giusta precauzione, basata più sulla paura, senza assunzione di responsabilità.
Siamo convinti che con una programmazione accorta e lungimirante, elaborata durante la pausa natalizia, questa chiusura poteva essere evitata.
Chiusura che al momento è ingiustificata, tanto che tra le motivazioni è stato inserito anche il ponte di San Ponziano.
Attendiamo quindi che la Giunta faccia chiarezza nel prossimo Consiglio comunale, perché si tratta di un atto pubblico che merita il giusto approfondimento”.
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