Il Presidente del Consiglio comunale interviene sui fatti che hanno ‘acceso’ le ore successive all’ultima riunione del massimo consesso cittadino
(DMN) Spoleto – il Presidente del Consiglio comunale di Spoleto, Sandro Cretoni, é intervenuto per spiegare cosa é successo durante la conclusione della riunione dell’ultimo massimo consesso cittadino. Fatti che hanno suscitato le ire dei consiglieri sia di maggioranza che di opposizione.
《Nei momenti concitati della conclusione del consiglio comunale, – scrive Cretoni in una nota – come Presidente del Consiglio, ho avuto la “sensazione” che qualche consigliere avesse anteposto i propri interessi al bene della città e dell’amministrazione consegnando Spoleto (in vista di chissà quali successi alle future, eventuali, elezioni amministrative) al commissariamento. L’adrenalina ha fatto il resto facendomi rispondere di pancia. È palese che la parola “idioti” è collegata alla frase “vogliono andare a casa” ed era comunque riferita all’ambito politico e non certo a quello personale. Del resto, commissariare un Comune come quello di Spoleto in una fase così delicata e strategica vorrebbe dire condannare la città alla recessione. Sarebbe disastroso.
Trovo inaccettabile un’ipotesi del genere. – sottolinea Cretoni -Ecco perché ho perso la mia proverbiale calma. Dopodiché, il giorno successivo, un giro di telefonate e contatti con i consiglieri stessi che compongono la maggioranza ha fatto emergere la realtà, vale a dire che si è trattato di un segnale, per quanto forte, inviato all’amministrazione da alcune forze che la sostengono.
Però, appurato il fatto che non c’è la volontà da parte delle forze che sostengono la giunta di far mancare il loro appoggio, è giusto assumersi le proprie responsabilità e tornare a lavorare.
Sono pronto, pertanto, a continuare il mio lavoro come ho sempre fatto, vale a dire in maniera super partes, garantendo i tempi democratici di confronto a tutte le forze politiche, nel rispetto della pluralità delle opinioni, della disponibilità degli strumenti del dibattito e, soprattutto, di TUTTI i consiglieri comunali, che rappresento in qualità di Presidente. Mi rendo altresì – conclude il Presidente del Consiglio comunale – da subito disponibile a chiedere scusa a chi si sia sentito ingiustamente offeso dalle mie parole》.
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