(Re.Be,) Lo hanno ribattezzato il “Gran Premio del Caro Estinto”. Definizione inquietante, ma che descrive alla perfezione quanto accade quotidianamente davanti al cimitero di San Sabino. Il problema non è quello di trovare chi non rispetta i limiti di velocità,rallentando in prossimità dell’ingresso della parte nuova del luogo sacro, bensì chi li rispetta. “Occorrerebbe posizionare almeno un paio di dissuasori ad una cinquantina di metri l’uno dall’altro – dice il titolare di una rivendita di fiori -. Ma non basta neppure questo a fare da deterrente contro il fenomeno della velocità selvaggia. Le strisce pedonali, tanto per citare il caso più eclatante, non sono state più ritinteggiate da almeno un anno”. A monte, c’è anche un problema tecnico che va risolto: la carreggiata è priva di canalette per la raccolta delle acque piovane. Andrebbe asfaltato lo slargo che si trova davanti al cancello. D’estate ci mangiamo la polvere, mentre in inverno fango e pozzanghere d’acqua la fanno da padrone”. Intanto, le auto incrociano tra di loro a velocità ben superiore a quella del limite di 30 chilometri orari. Passano le amministrazioni, ma il problema resta. “La strada – aggiunge Renata Proietti Alatri – non riesce a contenere la grande mole di traffico che c’è in direzione di Pontebari. Oltretutto, la presenza di due centri commerciali, ha aumentato notevolmente il traffico proveniente dalla bretella. Quindi, andrebbe allargata di almeno un paio di metri, espropriando i terreni che la costeggiano, ma soprattutto deve essere modificato il senso di circolazione. Non più doppio, ma unico!”. Insomma, questa strada, per dirla con una espressione mutuata dal codice della strada, non è adeguata per caratteristiche tecniche alla gran mole di circolazione. Eppure, trent’anni fa, ovvero sotto la prima consiliatura Brunini, venne sbandierato un progetto che prevedeva la realizzazione di una complanare. Una “mega opera” che, nelle buone intenzioni del sindaco Brunini, avrebbe dovuto alleggerire notevolmente il volume di traffico di viale Marconi migliorando anche la qualità della vita dei residenti. Poi, come accade spesso in questi casi, “tra il dire ed il fare, c’è sempre di mezzo il mare”. Sul caso, il consigliere di minoranza, Sergio Grifoni sta preparando una interrogazione con risposta scritta. “Innanzitutto – dice Grifoni – vanno ristabilite le condizioni minime di sicurezza per l’utenza cosiddetta debole, in particolare anziani e disabili. Poi, va redatto un progetto preliminare per trasformare una strada di campagna, in una via ad alto scorrimento”.
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