Da due anni il campo da gioco di San Nicolò é senza acqua per l’irrigazione e non solo
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
C’ERAVAMO TANTO AMATI!
Spoleto, 26 luglio 2020 dopo due anni di attesa e di promesse, dopo due anni di rinunce e di denunce, dopo due anni di “quasi ci siamo”, oggi il campo ha detto STOP!
Tutto quello che si poteva fare da parte nostra è stato fatto, con sforzi enormi, tempo dedicato e soldi spesi in manutenzione e lavori vari!
Oltre al danno anche la beffa di essere stati costretti ad annullare prima e rimandare a data da definirsi poi, tornei e manifestazioni che avrebbero potuto rimpinguare le povere casse del club.
Mancati guadagni per la richiesta, oramai non più sostenibile, da parte della società di calcio della PolPen di Spoleto di affittare la struttura nel mese di agosto/settembre per il ritiro della prima squadra e delle giovanili.
Quindi, spese già sostenute per la riaffiliazione societaria alla F.I.R., per il rinnovo annuale dell’assicurazione RC, per la ristrutturazione degli spogliatoi, per la ripresa degli allenamenti con l’adeguamento imposto dal Covid 19, etc… Spese di utenze gas, spese e solamente spese!
La pioggia caduta nei primi giorni di luglio ci aveva fatto ben sperare, pensando (ingenuamente) che, come promesso dall’Amministrazione Comunale, si fosse vicini alla soluzione: un pozzo esistente e funzionante, posizionato su una falda acquifera in ottimo stato, a pochi metri dal campo (50 mt), che con una spesa minima ci avrebbe portato una quantità d’acqua tale da poter irrigare a sufficienza il manto erboso!
Lavori iniziati, interrotti e non più ripresi!
E intanto la manutenzione andava avanti e il campo sembrava vivo (vedi foto del 13 luglio con il campo verde)! Ma oggi il campo ha detto stop (vedi foto)! Ha provato a resistere con tutte le sue forze, ma la sua vita e la nostra, quella del nostro club e dei suoi tesserati, è indissolubilmente legata all’acqua!
Caro campo, c’eravamo tanto amati!
So per certo che il delegato allo Sport Massimiliano Montesi, si è e si sta prodigando affinché si possa risolvere almeno il problema dell’acqua, visto che di problemi da risolvere ce ne sono molti, a cominciare dal rifacimento ed adeguamento dell’impianto elettrico, oramai fatiscente; ma probabilmente i suoi continui solleciti e le sue richieste non trovano riscontro in un’Amministrazione sorda e cieca!
Il nostro nobile sport è oramai alle corde, ferito e stordito, ma non ancora sconfitto! Terremo duro, ma fino a quando? I round sono quasi stati tutti completati e prima della fine del match potremmo anche gettare la spugna!
A settembre faremo il punto della situazione coinvolgendo tutti i tesserati, i genitori e i molti sostenitori e insieme decideremo se restituire al Comune la struttura o se procedere per altre vie.
Lascia un commento