La foto di gruppo ritrae un “manipolo” di calciatori di quella squadra di calcio molto amata dagli sportivi di quegli anni indimenticabili: il F.C. Spoleto dei primi anni ’70.
Filadi, Alessandro Picotti,il medico sociale Mancini, Macellari,Del Medico,il dirigente Ministrini,Farroni,Restani,Bocchini,Serafini e Modesti.
Già, perché il bomber capitolino,dopo 50 anni,è ancora innamorato di Spoleto. Così, nel non lontano borgo montano de La Spina di Campello sul Clitunno,ha acquistato una casa eleggendola a “buen retiro” insieme alla moglie Celina, quest’ultima ospite impareggiabile ed affascinante padrona di casa, ha voluto organizzare un “rendez vous” tra vecchi compagni di squadra. Un incontro scandito dal filone della nostalgia e dei ricordi di un calcio che è rimasto poesia, e che ha regalato anni di splendidi successi con la maglia biancorossa, che è rimasta cucita addosso. Tanti i ricordi di partite memorabili, di avversari anche scorretti, come quello che lasciò l’impronta dei tacchetti sul mento di Filadi a Massa Carrara. Anni in cui lo Spoleto disputava campionati importanti con avversarie griffate quali il Siena, la Carrarese, il Pontedera, il Gubbio e la Pistoiese, tanto per citarne qualcuna. Un film di ricordi,il cui nastro non finiva mai di riavvolgersi. Ed eccoli i protagonisti di allora: Restani grande atleta e portiere di successo con squadre blasonate quali Brescia e Taranto;Filadi, altro portiere con lunga carriera alle spalle ed esperienze tra i professionisti con Salernitana e Barletta; Farroni, campione italiano juniores con la Roma di Picchio De Sisti.Per continuare con Macellari, eroe del Campionato di serie D 1970-71. Con il suo gol fece risalire molte posizioni in classifica ai biancorossi ,in quel fantastico campionato che vide lo Spoleto protagonista, nonostante il cambio di tre allenatori. Come non ricordare Bocchini,classico difensore di carisma e grinta, e Serafini,cresciuto nelle giovanili, ma poi impiegato in prima squadra.
Infine, Mario Modesti,il padrone di casa,goleador di grande temperamento, che ricevette proposte dal Napoli di Altafini e persino dalla Roma di Herrera.Proprio ai giallorossi del “Mago” segnò un fantastico gol di testa.
Era l’amichevole del 15 Agosto del 1968.
Tanti anche i ricordi di compagni assenti; Campili, Franco Pasquino, Fagiani, Cotulelli, Paciotti,Guidi, Roselli, Tacconi, Francesco e Massimo Roscini.
Poi,la memoria è andata a coloro che non ci sono più per sempre. “A molti di noi – dice Alessandro Picotti, eclettico difensore centrale – si è stretto il cuore nel ricordare Giannoli,Riboni,Moscatelli,Cavalli, mio fratello Giuseppe, Corno,Buffatelli e Mainardi”.Indimenticabili. Come i tanti dirigenti di allora. Ad iniziare dal “presidentissimo” Mercatelli, a Giulivi,Uccellani,Venturi, Vetturini e
Marinelli. Passando, poi, agli allenatori: Biason, Arce, Blasoni. Senza dimenticare i massaggiatori “Ciccio” De Angelis e Troiani.
Un legame indelebile, nato da stima ed autostima, dalla correttezza e dal rispetto reciproco.
E, dopo mezzo secolo, sono tutti lì a ricordare quegli anni che non si cancelleranno mai. “Grazie Mario e Celina per averci ospitato ancora una volta – prosegue Picotti-. Grazie al giornalista Renzo Berti,che è stato attento testimone di questo evento, che avrebbe visto volentieri anche la presenza del suo maestro e mentore, Mario Mariano, corrispondente sportivo di molte testate giornalistiche nazionali,che ci ha lasciato recentemente”. L’appuntamento è alla prossima riunione conviviale. Magari con chi non era presente stavolta. Perchè il desiderio di rivedersi e stringersi insieme è forte come lo era quello di far gol. Per sentire quel calore che solo un gruppo così può regalare dopo oltre mezzo secolo di appartenenza ai colori biancorossi. E la lunga storia d’amore continua.
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